Precisazioni sul programma economico

Precisazioni sul programma economico

A proposito del Programma economico, intendo precisare che il Governo ha inteso fornire al Paese, alle Forze Economiche un progetto complessivo di intervento riguardante la finanza pubblica, l’economia, il sociale, anche attraverso un confronto e un dialogo con le parti sociali e le Giunte di Castello che lo hanno arricchito e che anche le parti non accolte sono oggetto di valutazione e approfondimento in quanto il tutto non si esaurisce con questo atto, ma si proseguirà con tavoli specifici e in occasione della prossima legge di Bilancio.

A riguardo delle osservazioni della CSdL, faccio presente che:

– diminuire la spesa corrente di 1,5% all’anno (già stato fatto nel previsionale del 2007) è sicuramente ancora non sufficiente ma è un inizio e un inversione di tendenza;

– rispetto all’Unione Europea la scelta di andare verso un rapporto di associazione è netta, la Consulta per l’Europa a Settembre sarà una realtà, iniziative come il seminario dei giorni scorsi è un altra testimonianza che si sta agendo;

– politiche del lavoro il confronto sta per iniziare oggi in consiglio si svolge un apposito dibattito;

-la Riforma PA già iniziati incontri, approvato dal Consiglio Grande e Generale un OdG;

– la Riforma Tributaria è in corso approvato il primo modulo il secondo che riguarda il particolare gli accertamenti arriverà in Consiglio a Settembre;

– la Riforma Pensionistica compreso il secondo pilastro sarà oggetto di incontri la prossima settimana;

– Nidi , Mense, Scuole ecc. sono fra le priorità e già sono in atto i lavori e l’acquisizione di locali con aperture anche in tempi brevi 2008 e 2009.

Tutti questi aspetti ed altri sono presenti nel Programma.

L’Obiettivo che si intende raggiungere è quello di una CRESCITA COMPETITIVA ALL’INTERNO DEL CONTESTO INTERNAZIONALE

Per questo Obiettivo il Programma definisce come elementi esenziali alcune linee e il metodo del confronto

quali ad esempio:

– La Repubblica di San Marino nel contesto internazionale si deve porre come paese competitivo all’interno delle normative internazionali, salvaguardando peraltro le peculiarità che la contraddistinguono.

– Per ristrutturare la propria economia e per incrementare sviluppo e competitività il nostro Paese ha la necessità di differenziarsi individuando all’interno della propria economia i settori di intervento e consequenzialmente investendo sul loro sviluppo.

– Il Programma Economico per il 2008 si pone quale obiettivo primario l’apertura di nuove opportunità di sviluppo per il Paese in un ambiente contraddistinto da collaborazioni con i soggetti economici e sociali, la concertazione, la individuazione di sedi di confronto sulle scelte di carattere strategico sono pertanto uno degli obiettivi che si intendono perseguire.

– I principali settori di evoluzione economica sono rappresentati da quello finanziario, industriale, commerciale, turistico, culturale, dal potenziamento e dallo sviluppo dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, dalla creazione di un Polo Tecnologico.

– L’innovazione rappresenta l’ingrediente fondamentale e necessario per perseguire una politica di sviluppo nei principali settori dell’economia sammarinese.

– Il processo di sviluppo del sistema deve poi necessariamente essere accompagnato da una politica di promozione da parte dello Stato anche sui mercati internazionali e da incentivi, anche di natura fiscale, mirati al perseguimento degli obiettivi, dalle normative e dalle condizioni che il nostro modo di essere Stato Autonomo nel contesto internazionale può darci per attrarre nuovi investimenti.’

Stefano Macina

Segretario di Stato per le Finanza e il Bilancio

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