Prezzi e Smac, una polemica tira l’altra
SAN MARINO 11 MARZO 2015 – “Prezzi e Smac, una polemica tira l’altra”. E’ il lapidario commento di Enzo Merlini (CSdL) e Riccardo Stefanelli (CDLS), componenti della commissione per il monitoraggio della fiscalità, sulle recenti animose prese di posizione sulla deducibilità al 100% delle spese effettuate con la Smac e sulla dinamica dei prezzi dei beni di largo consumo.
“E’ forse utile diradare – affermano – il polverone polemico sollevato in questi giorni sulla decisione di fissare per tutti la deducibilità al 100% dell’intero importo di 9000 euro, così come previsto dalla riforma tributaria. Si tratta infatti di una scelta di natura tecnica, praticamente obbligata dai rinvii sull’uso obbligatorio della Smac. Le ripetute proroghe sulla tracciabilità delle spese hanno infatti portato la deducibilità al 60% e dai successivi riscontri dall’Ufficio Tributario è inoltre emerso che anche il rimanente 40% era stato raggiunto da tutti i contribuenti. Indispensabile dunque stabilire la totale deducibilità, evitando così la consegna di migliaia di inutili dichiarazioni dei redditi”.
Per Merlini e Stefanelli appare “ancora più incomprensibile” l’ultima polemica che tenta di contestare i dati sull’aumento dei prezzi in Repubblica: “Eppure – rimarcano – c’è poco da girarci intorno: i dati degli uffici statistici registrano che nell’ultimo biennio i prezzi a Rimini sono rispettivamente saliti del 2,1% e scesi del 0,1%, mentre sul Titano sono saliti del 5,5% e poi del 2,9%. Risultato finale: a San Marino i prezzi sono aumentati in più rispetto a Rimini. Ciò non significa che automaticamente i prezzi a San Marino siano più alti o più bassi rispetto a Rimini, ciò che preoccupa è la tendenza all’aumento. Infatti il meccanismo di deduzioni documentate da Smac ha lo scopo di incrementare i consumi interni e ciò dovrebbe determinare semmai una tendenza alla riduzione dei prezzi, il che purtroppo non è ancora avvenuto. Sfornare sondaggi fai-da te e improbabili comparazioni tra singoli esercizi commerciali non cambia certo l’opinione di tante massaie sammarinesi che quotidianamente sono alle prese con gli scontrini della spesa e con la tendenza a un continuo aumento dei prezzi biancoazzurri.
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