Processo degenerativo dal 2008: vendita di immobili a tutti. Marino Cecchetti

Processo degenerativo dal 2008: vendita di immobili a tutti. Marino Cecchetti

I poteri forti si sono serviti per decenni di politici pronti, appagati dal posto in qualche modo conseguito, a conservarlo ad ogni costo.

Gli effetti non sono solo i – 500? – milioni di euro che lo Stato ‘dimentica’ di recuperare per monofase non pagata e per irregolari erogazioni pubbliche alle banche. Ancor più grave è stata la devastazione del territorio con la edificazione di abitazioni per 60mila persone. Un delirio. Come, del resto, è stata un delirio la ‘piazza finanziaria’ fatta saltare in aria da Tremonti, cui – da via del Voltone? – indicavano come aggiustare il tiro.

Ai 60mila abitanti si sarebbe arrivati perché i politici di cui sopra, depenalizzando a metà anni Novanta una serie di reati fiscali e societari, hanno garantito, a chi sarebbe venuto qui, che per tali reati il nostro tribunale non avrebbe dato corso alle rogatorie internazionali. Così che malandrini di ogni regione del mondo qui avrebbero potuto ritenersi al sicuro dalla giustizia e di questo e di qualsiasi altro Paese. Quanti malandrini ci sono per il mondo? Per una sola residenza un tempo, come indicato nel libro di un giornalista italiano mai smentito, la corruzione politica sammarinese incassò 600mila euro!

Tremonti ha frenato anche il mercato delle residenze. Ed allora i poteri forti, col concorso dei politici di cui sopra, hanno cominciato a scaricare parte degli immobili invenduti sul sistema bancario già in crisi ed a premere sugli stessi medesimi politici per fare arrivare in tutti i modi clienti dall’esterno.

Dal 2008  è stato avviato il processo degenerativo che (modificate le regole sulla residenza e perfino – incredibile! – quelle ‘millenarie’ sulla cittadinanza) si è concluso col decreto 18 giugno 2019 il quale stabilisce: tutti possono venire qui a comprare. Tutti. Cioè: chiunque, da ogni dove.

 

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