Programma economico 2008. Segretario di Stato alle Finanze, Stefano Macina

Programma economico 2008. Segretario di Stato alle Finanze, Stefano Macina

Ufficio Stampa del Congresso di Stato

COMUNICATO

Il programma economico 2008, presentato oggi al Congresso di Stato
Sviluppo basato su potenziamento e sostegno alle risorse territoriali, presenza differenziata in ambito internazionale, rispetto ambientale, garanzie sociali

Il Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio, Stefano Macina, ha presentato oggi ai colleghi nella consueta riunione del Congresso di Stato la bozza del Programma Economico per l’anno 2008.

Una relazione corposa, di 61 pagine, nella quale vengono affrontati tutti i settori e gli aspetti della economia sammarinese nel quadro della situazione internazionale e delle prospettive future.

Sulla base delle indicazioni contenute nel documento, il Congresso di Stato ha dato al Segretario Macina il mandato di attivare il confronto con tutte le forze sociali interessate: sindacati, associazioni di categoria e Giunte di Castello.

I primi appuntamenti sono già stati fissati per il 4 luglio, con le organizzazioni sindacali, e il 5 luglio con le amministrazioni locali e le associazioni economiche.

Questa la premessa alla presentazione del programma economico 2008 fatta dal Segretario di Stato Stefano Macina:

“Il Programma Economico per l’anno 2008 intende realizzare i progetti contenuti nel Programma di Governo con la finalità di modernizzare, riformare e creare nuove condizioni di sviluppo per il paese.

Numerosi sono gli impegni che ha assunto il nuovo Esecutivo dal momento in cui si è insediato e tanti gli obiettivi che sono già stati realizzati. In un’ottica di lungo periodo diviene indispensabile riformare il paese dal punto di vista economico, finanziario e sociale, non solo per il benessere e lo sviluppo della popolazione, ma anche per inserire la Repubblica di San Marino nel contesto internazionale, evitando qualsiasi forma di isolamento.

In questi pochi mesi si è già delineato il quadro riformatore del paese, alcuni progetti di legge sono già stati approvati, quali ad esempio quelli relativi ai fondi comuni di investimento, al primo modulo di riforma tributaria, alla legge elettorale con la quale si darà la necessaria stabilità al sistema; altri sono in fase di definizione. Vanno letti poi in chiave più che favorevole: la ripresa degli incontri con la Repubblica Italiana per arrivare ad una stesura definitiva dell’Accordo di Cooperazione Economica e alla firma dell’Accordo contro le doppie imposizioni, la riattivazione dei rapporti in materia di Collaborazione Amministrativa, i progetti di riforma della Pubblica Amministrazione, del Bilancio dello Stato e del Regolamento di Contabilità.
Si sono dunque poste le basi per lo sviluppo economico e finanziario della Repubblica di San Marino.

Dal punto di vista sociale è divenuto indispensabile definire nuove modalità di erogazione dei contributi in favore delle fasce più deboli e svantaggiate della popolazione, nonché adottare nuove politiche sociali e del lavoro.

Il primo intervento di Riforma del Sistema Previdenziale ha apportato una serie di modifiche alla normativa pensionistica e il relativo completamento dovrà consentire di contenere la spesa e di garantire un futuro alle nuove generazioni.

Inevitabili saranno poi gli interventi che il Governo sosterrà per lo sviluppo del Sistema Paese anche a livello internazionale, incentivando ed incrementando l’afflusso turistico, attraverso la riqualificazione e il potenziamento del Centro Storico di San Marino.
Molti obiettivi sono stati raggiunti tanti altri dovranno essere realizzati con la collaborazione di tutte le forze politiche e sociali in un contesto di collegamento tra i diversi settori, al fine di pervenire ad un nuovo sviluppo del Paese”.


Quanto alle prospettive di crescita competitiva del sistema economico sammarinese all’interno del contesto internazionale, Macina, nella relazione afferma che: “La Repubblica di San Marino si deve porre come paese competitivo all’interno delle normative internazionali, salvaguardando peraltro le peculiarità che la contraddistinguono.

Nell’ultimo biennio sono state emanate normative che hanno reso più forte il controllo sui fenomeni di carattere distorsivo, attribuendo competenze alla Banca Centrale Sammarinese e introducendo sanzioni per le attività svolte al di fuori dei limiti autorizzativi, disciplinato i settori del risparmio, assicurativo, dei fondi comuni di investimento e dei trusts.

Per ristrutturare la propria economia e per incrementare sviluppo e competitività il nostro Paese ha la necessità di differenziarsi individuando all’interno della propria economia i settori di intervento e consequenzialmente investendo sul loro sviluppo.

Il Programma Economico per il 2008 si pone quale obiettivo primario l’apertura di nuove opportunità di sviluppo per il Paese in un ambiente contraddistinto da collaborazioni con i soggetti economici e sociali.

I principali settori di evoluzione economica sono rappresentati da quello finanziario, industriale, commerciale, turistico, culturale, dal potenziamento e dallo sviluppo dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, dalla creazione di un Polo Tecnologico.
L’innovazione rappresenta l’ingrediente fondamentale e necessario per perseguire una politica di sviluppo nei principali settori dell’economia sammarinese.

Il processo di sviluppo del sistema deve poi necessariamente essere accompagnato da una politica di promozione da parte dello Stato e da incentivi, anche di natura fiscale, mirati al perseguimento degli obiettivi, dalle normative e dalle condizioni che il nostro modo di essere Stato Autonomo nel contesto internazionale può darci per attrarre nuovi investimenti”.

San Marino, 25 giugno 2007

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