A Rimini e Riccione le carenze più gravi, ma anche gli altri ospedali non se la passano meglio. L’assessore fa visita all’Infermi: «Situazione insostenibile serve l’aiuto dei dottori di base».
MANUEL SPADAZZI – Non è possibile dover attendere fino a 18 ore (e anche più), prima di essere visitati. La situazione al Pronto soccorso di Rimini sta diventando sempre più grave, a causa della carenza di medici e dell’aumento dei pazienti. E non va meglio a Riccione e negli altri ospedali della provincia. Da due anni il Pronto intervento di Santarcangelo è operativo solo di giorno, dalle 8 alle 20, perché mancano i dottori per tenerlo aperto di notte. A Santarcangelo sono 4 i medici in meno rispetto all’organico previsto, ne mancano 8 tra Cattolica e Novafeltria. Ma le situazioni più gravi sono a Rimini, dove servirebbero 10 medici in più di quelli oggi in servizio, e al ’Ceccarini’ di Riccione, dove ne mancano altrettanti. Considerando anche le assenze tra i medici del 118 (sono 19, 5 in meno dell’organico previsto), mancano almeno 37 dottori nei reparti di emergenza della nostra provincia. (…)
Articolo tratto dal Resto del Carlino