Ps e Upr interpellano sulle intercettazioni dei pm italiani

Ps e Upr interpellano sulle intercettazioni dei pm italiani

Nella giornata di lunedì 18 novembre i gruppi consigliari PS ed UPR depositeranno, presso la Segreteria Istituzionale, la seguente interpellanza:
Mentre il Governo continua pervicacemente a trincerarsi dietro ad un mutismo incomprensibile in merito alle novità emerse – in questi giorni – relativamente all’indagine sulla finanziaria SMI, gli organi di informazione continuano a pubblicare stralci di intercettazioni telefoniche. Dall’ordinanza cautelare emessa dal Sostituto Procuratore di Roma Dott.ssa Perla Lori si palesano, in base a quanto riportato dai media, indiscrezioni su alcuni protagonisti delle intercettazioni.
Intercettazioni che, oltre a porre dei seri dubbi su un settore strategico quale quello delle telecomunicazioni in quanto particolarmente incidente sulla sovranità del nostro Stato, avrebbero dovuto invitare il Governo a fare chiarezza anche a livello diplomatico tra Italia e San Marino.
Negli ultimi giorni è poi stata pubblicata la notizia, tutta da chiarire, sulla critica – da parte dell’Italia – alla Polizia Giudiziaria sammarinese.
In particolar modo pare siano molto indicative, proprio per confermare questa tesi, alcune conversazioni inerenti le operazioni di perquisizione realizzate dalla Polizia Giudiziaria. Su quanto riportato da una testata emerge addirittura uno stralcio delle intercettazioni in cui, a commento di queste ultime, la Procura di Roma afferma: “Interessanti sono anche due conversazioni, inerenti le operazioni di perquisizione in corso ad opera della P.G. sammarinese, intercorse tra BUONFRATE e GIANNINI, dalle quali si percepisce chiaramente la ‘familiarità’ tra gli stessi indagati e gli organi della locale Polizia Civile ma soprattutto l’influenza dei primi sui secondi in relazione alla documentazione da considerare pertinente alle indagini…”. Un’altra testata riporta, ancora, altro stralci delle conversazioni intercettate.
In queste, un indagato, anch’egli preoccupato per l’evasione della rogatoria e la gestione dei tanti scatoloni di documentazione sequestrata chiama un agente rivolgendosi a quest’ultimo con l’affettuoso e significativo appellativo “Ehi bellezza”.
Quest’ultimo risponde all’indagato: “Mi fate lavorare un sacco, mi fate lavorare”.
 
Di fronte a valutazioni di questo tipo è impensabile che le istituzioni sammarinesi rimangano inerti.
Se quanto riportato dalla stampa avesse anche minima una base di fondamento, cosa che ovviamente non auspichiamo, si aprirebbe uno scenario assolutamente grave e dannoso per la credibilità del nostro Stato.
Uno scenario grave su cui occorrerebbe fare tutta la chiarezza necessaria ed accertare le eventuali responsabilità.
 
Di fronte a questo interpelliamo il Governo per conoscere:
 
1)      I nomi dei funzionari della Polizia Giudiziaria incaricati a seguire la vicenda SMI;
2)      Se il Governo ha acquisito le intercettazioni;
3)      se, su questo specifico tema, qualora fosse confermata la presenza di questi atti che confermerebbero il pesante giudizio emesso dalla Procura di Roma, quali azioni di responsabilità il Governo intende avviare
4)      Qualora queste responsabilità fossero acclarate, quali atti il Governo intende adottare per fare in modo che la delicata funzione – espletata dalla Polizia Giudiziaria – venga svolta con rigore, serietà ed imparzialità.
 
Partito Socialista
 

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