Psd 1° maggio 2012

Psd 1° maggio 2012

COMUNICATO STAMPA
La giornata del primo maggio è sempre occasione di riflessione sul mondo del lavoro e sulla situazione del Paese.
Il 2012 è il quarto anno dall’inizio della crisi finanziaria globale e quella peculiare sammarinese, per lo più dipendente dalla mancanza di accordi con la Repubblica Italiana. In questi mesi molti lavoratori si trovano senza più occupazione e senza più ammortizzatori sociali; molti giovani inoltre si affacciano per la prima volta sul mercato del lavoro senza prospettive a breve termine di un impiego. Per la prima volta il tasso di disoccupazione, circa il 7%, si avvicina a quello dei grandi Stati.
Il PSD è molto preoccupato per questa situazione e ritiene debba essere profuso il maggior sforzo possibile per definire come accompagnare i disoccupati, soprattutto quelli più difficili da collocare e quelli di più lungo corso, in quella che deve essere la transizione verso un nuovo lavoro, ma soprattutto sulle condizioni per cui si possa creare nuova occupazione. Per questo ultimo obiettivo è innegabile che la posizione del nostro Stato all’interno della black list comprometta possibili investimenti esterni e soprattutto metta in difficoltà chi già opera nel nostro sistema.
L’imperativo deve quindi essere quello di un impegno incessante e serio verso una trasparenza dell’economia totale e supportata dalla prassi: il PSD insiste sul fatto che il percorso compiuto è positivo ma insufficiente, sullo scambio di informazioni e sulla cooperazione sono necessari altri passi in avanti.
Nel frattempo si deve comunque essere in grado di dare risposte ai disoccupati, soprattutto quelli più deboli: donne, giovani al primo impiego non dotati quindi di esperienza e gli over cinquanta che rischiano di essere tagliati fuori dal competitivo mondo del lavoro e ancora lontani dal pensionamento.
Purtroppo, negli anni in cui l’economia era in salute, non si è riusciti a capitalizzare al meglio la situazione e, con lungimiranza, dotare il sistema degli anticorpi utili qualora, come ora, una crisi occupazionale si fosse verificata, lasciando scoperte da protezioni e diritti fasce deboli della nostra comunità.
 Il PSD sottolinea quindi i provvedimenti che negli ultimi mesi ha posto all’attenzione della politica e della cittadinanza tutta: regole certe per l’assunzione dei lavoratori, compreso il superamento delle attuali graduatorie per un accesso al lavoro più rapido ed ottimale, l’unificazione del mercato del lavoro pubblico e privato, stage aziendali e programmi di formazione per giovani lavoratori all’estero sovvenzionati dal Fondo Servizi Sociali; e ancora: costituzione di un Fondo Flessibilità del Lavoro che intervenga dopo Cassa Integrazione e Mobilità, nelle situazioni straordinarie di passaggio da un lavoro all’altro in condizioni di precarietà, o di malattie invalidanti o per integrare i salari insufficienti oppure quando è necessario un percorso di riqualificazione complesso; infine, ma non per ordine di importanza: definire forme di pre-pensionamento per i lavoratori con un’età pari o superiore a cinquantasette anni con almeno venti anni di contribuzione.

Il PSD ritiene che non sia possibile superare le problematiche evidenziate con demagogia o superficialità: al contrario serve grande coesione e capacità di confronto con tutte le forze rappresentative del Paese, a partire da quelle politiche, sindacali e datoriali.

Le soluzioni alla crisi ed alla mancanza di  lavoro devono essere un elemento unificante e non di distinguo.
 San Marino, 30 aprile 2012
                                                                                                                                         L’Ufficio Stampa del PSD
 

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