PSRS. MANZAROLI LASCIA E STRIZZA L’OCCHIO ALLA MAGGIORANZA

PSRS. MANZAROLI LASCIA E STRIZZA L’OCCHIO ALLA MAGGIORANZA

“SONO LIBERALE. RESTO INDIPENDENTE E DIALOGO CON IL PATTO”
Alfredo Manzaroli salta il fosso.
Anzi no. Il consigliere del Partito socialista riformista sammarinese annuncia alla stampa la sua decisione di lasciare la barca guidata da Simone Celli e Paride Andreoli. E lo fa con al suo fianco diversi consiglieri di maggioranza, Maria Luisa e Gian Nicola Berti dei Noi sammarinesi, con tanto di relativo segretario di Stato Marco Arzilli, Antonio Battistini e Filippo Tamagnini del Partito democratico cristiano sammarinese, Massimo Cenci del Nuovo partito socialista. Eppure nessuna affiliazione al Patto, Manzaroli resta indipendente, anche se, sottolinea Berti, “ci ha gia’ dato una mano”. “In assoluta trasparenza” aggiunge subito il diretto interessato.
Comunque l’avventura con il Psrs e’ finita. “Sono un liberale-spiega- e la mia collocazione nel Partito dei socialisti e dei democratici non era idonea”. Da qui il Psrs, ma anche questo
passaggio si e’ rivelato “inefficace”. Ora Manzaroli sceglie di “chiamarsi fuori dal vecchio modo di fare politica in maniera verticistica, in cui uno decide e gli altri si adeguano”.
E certamente deve avere inciso sulla decisone anche il tentativo di unificazione socialista, su cui il consigliere aveva messo “paletti forti”. La sua convinzione e’ che sia il momento di “cominciare a dare segnali e cambiare metodo. Un sistema e’ finito e insieme i suoi interpreti, i
simboli non contano piu’, contano le persone”. Ora parte il “dialogo con la maggioranza”. “Siamo insieme pur di fronte ad appartenenze politiche diversi”, commenta Maria Luisa Berti,
mentre il fratello Gian Nicola ribadisce che “le logiche della vecchia politica devono finire, serve il massimo senso di responsabilita’”.
“Nasceranno cose buone”, e’ convinto Tamagnini, mentre per il collega Battistini “San Marino inizia a vivere una nuova giovinezza”. Chiude il cerchio Arzilli: “Dobbiamo riavvicinare la
politica alla gente e viceversa, per cui occorre fare capire che e’ al servizio del Paese. Da Manzaroli viene un messaggio chiaro e coraggioso, un gesto d’amore verso il Paese”.

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