Quella curiosa amicizia con i prodiani a San Marino
Tra i fedelissimi ammessi in queste ore nel bunker di Muammar Gheddafi c’è il segretario particolare BashirSaieh Bashir. Per la stampa internazionale è l’uomo incaricato di reclutate i mercenari che difendono con ogni mezzo il potere del rais. Ma se cè chi lo accusa di essere un criminale di guerra, Bashir ha anche molti estimatori. Soprattutto in Italia. L’influente consigliere di Gheddafi è presidente di una fondazione di San Marino, la Téresys. animata da ex collaboratori e amici di Romano Prodi. anche se oggi a sinistra si contestano solo a Silvio Berlusconi gli stretti rapporti con il colonnello.
Questo «osservatorio internazionale per le politiche sociali, economiche e fiscali» non ha scopo di lucro. anche se, in base allo statuto, può «compiere anche operazioni finanziarie, commerciali, mobiliari e immobiliari» e «svolgere attività economiche strumentali». La sede si trova al 156 di via Tre settembre, a Dogana, a pochi metri dal confine con l’Italia. Condivide gli uffici con la Pragmata, società di consulenza nata da una costola della Nomisma, pensatoio creato da Prodi. La scelta non è casuale: infatti uno dei direttori della Téresys è Piero Scarpellini, romagnolo, 60 anni, uno dei fondatori della Pragmata.
Scarpellini è un vecchio amico dell’ex premier grazie al quale nel 2006 divenne «consulente non pagato» della presidenza del Consiglio per i paesi africani.
Sui due e sui rapporti economici della Pragmata con La Libia indagò senza risultato anche il pm Luigi De Magistris (che fece sequestrare alcune foto di Scarpellini e Prodi con Gheddafi). Dunque non è un caso se ai convegni della Téresys difficilmente manca l’ex premier (più volte ritratto nella photogallery della fondazione con «l’amico» Bashlr). Forse per questi legamì nei giomi scorsi Prodi ha voluto precisare: «Gheddafi l’ho sdoganato io». Anche se forse non ce n’era bisogno.
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