Ranieri Razzante di IlSole24Ore sotto il titolo ‘Banca dati a San Marino per l’anti-riciclaggio. Circolare della Banca d’Italia per facilitare le verifiche’ prende in esame la circolare della Banca d’Italia del 20 marzo, che, fra l’altro,
attribuisce un ruolo del tutto nuovo alla Banca Centrale della Repubblica di San Marino ai fini della lotta al riciclaggio, ma, anche, più in generale, nei rapporti fra il sistema bancario sammarinese e quello italiano.
Razzante convalida e rafforza detta valutazione.
Razzante si spinge ad affermare che si tratta di una innovazione ‘che rivoluziona i rapporti tra il sistema bancario italiano e quello sammarinese. Un date-base che dovrebbe contenere i dati identificativi di clienti, anche italiani, degli istituti di credito del Titano, per facilitare le operazioni di adeguata verifica previste dall’articolo 18 del decreto legislativo 231/07 in materia di riciclaggio‘.
Al di là degli aspetti tecnici, quel che va colto della circolare 20 marzo è la ammissione, per la prima volta certificata dalla Banca d’Italia dopo la tremenda Circolare della stessa Banca d’Italia di inizio 2008, che il sistema sammarinese rimane, per l’Italia, nel ‘circuito domestico’, nonostante che i soggetti sammarinesi siano residenti in un Paese extra Unione Europea.
Sintetizza in proposito Razzante: ‘il censimento nelle anagrafi tributarie dei soggetti di San Marino potrà essere fatto utilizzando codici particolari, a uso interno delle banche, in modo da assicurare la prosecuzione dello scambio dei pagamenti con controparti sammarinesi nel circuito domestico, senza per questo essere costretti ad operare su quello estero‘.
Insomma pare ormai davvero
scongiurato il temuto collasso
del sistema bancario e finanziario sammarinese: dodici banche e cinquantotto finanziarie.
Questo, del resto, è stato il primo, urgentissimo compito del nuovo governo.