“Siamo alle comiche! Evidentemente chi oggi governa pensa di poter dire e fare tutto e il contrario di tutto. E il dramma è che in ballo non c’è la loro credibilità personale e politica, ma quella del nostro Paese”.
Questo è il commento di Repubblica futura su quella che sembra essere, agli occhi della stessa Rf, una mancata coerenza da parte di Rete e Partito democratico cristiano sammarinese sui rapporti tra San Marino e Russia, che hanno permesso di far arrivare sul Titano i vaccini anti-Covid denominati “Sputnik V”.
“Verrebbe da ridere se non avessimo bene impressi nella mente comunicati e dichiarazioni che Rete e Dc fecero in occasione della visita del ministro degli Esteri della Federazione russa, Lavrov, nel marzo 2019, la prima a San Marino del vertice della diplomazia russa, dunque poco meno di due anni fa. ‘Come interpretare questa esaltazione di autonomia dall’Unione europea nel momento in cui siamo impegnati a negoziare un Accordo di associazione con l’obiettivo di diventare un Paese equivalente a quelli dell’Unione?’, si chiedeva allora la Democrazia cristiana. ‘…mentre era in trattativa con la Ue per un accordo di integrazione, ha ricevuto il ministro agli Esteri russo, Lavrov, quando la Russia era sotto sanzione dalla Ue’, tuonava Rete contro l’allora segretario agli Affari Esteri, Nicola Renzi, reo di essere riuscito ad elevare i rapporti con la Federazione Russa fino alla visita del ministro Lavrov a San Marino – evidenzia in una nota il partito di opposizione -. Per inciso, il comunicato fatto allora da Rete in cui si trova la frase riportata, aveva il titolo ‘la vera politica estera non può nutrirsi di gaffe’“.
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