Aveva intestato due carte di credito a un dipendente all’oscuro di tutto e lì versava i soldi che servivano alle giocate. Segnalato all’Agenzia delle Entrate.
Pur di giocare d’azzardo rimanendo nell’ombra, ha usato come “scudo” un inconsapevole dipendente intestandogli carte di credito usate per pagare le abituali puntate in sala giochi. Un vizio portato avanti a spese dell’azienda di cui maneggiava i conti, e costato la bellezza di 300mila euro. L’escamotage di un imprenditore ravennate è stato scoperto nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Ravenna, nel corso di un controllo fiscale. (…)
Articolo tratto dal Corriere Romagna