Re Nero (o Mutandopoli) sta provocando effetti diversi nelle due banche coinvolte: la Banca di Credito e Risparmio di Romagna di Forlì e Asset Banca, un istituto bancario della Repubblica di San Marino.
A San Marino non si registra alcun problema nella conduzione della Banca in questione che continua ad operare con sollievo e soddisfazione dei clienti senza necessità di alcun intervento pesante né da parte della Vigilanza della Banca Centrale né da parte del Tribunale Commissariale.
A Forlì invece (ne riferisce La Voce di Romagna) ‘la procura ha sequestrato alla Banca di Credito e Risparmio di Romagna anche numerosi assegni postdatati, per un valore complessivo di 150 mila euro. E questo sta mettendo in crisi chi doveva incassarli a breve. Alcuni di questi clienti si trovano senza liquidità‘.
Si legge ancora sullo stesso giornale: ‘dopo il sequestro del deposito a vista di Asset Banca di San Marino di 11 milioni, e dopo il prestito sigillato di altri 4 milioni del medesimo istituto, gli inquirenti continuano a cercare nuovi elementi e irregolarità anche sui conti correnti dei grossi imprenditori della Bcrr‘.
A far tenere in tensione il
governo della Repubblica di San Marino per gli eventuali riflessi su
tutto il sistema bancario e finanziario sammarinese è l’apertura dei falconi di carte e degli archivi dei computer sequestrati dalla Guardia di Finanza e della Polizia nelle abitazioni, aziende, studi e seconde case dei 47 indagati con precedenza, quando possibile, agli arrestati.
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