Referendum a San Marino, Giardi e Zafferani il 26 settembre voteranno Sì

Referendum a San Marino, Giardi e Zafferani il 26 settembre voteranno Sì

“A pochi giorni dall’inizio di una campagna referendaria che si preannuncia dura e ‘senza esclusione di colpi’, desideriamo esprimere alcune considerazioni in merito”.

Inizia così il comunicato congiunto dei consiglieri indipendenti Sandra Giardi e Grazia Zafferani, le quali ritengono che la celebrazione del referendum del prossimo 26 settembre, “e ce ne prendiamo piena responsabilità, in primis sia un fallimento della politica che non ha saputo cogliere la possibilità di esprimere una legislazione equilibrata che potesse regolare a 360° l’argomento“.

Tra l’altro, “questo è solo uno dei primi grandi temi etici che riguardano i diritti civili delle persone, che compare sull’agenda politica e che la cittadinanza ci chiamerà a valutare e regolamentare; delegando ad un quesito referendario, che si esaurisce in poche parole, si è depauperato il senso stesso del referendum portando a ridurre il relativo confronto ad ‘aborto si o aborto no’”. 

La Giardi e la Zafferani, invece, si augurano che questo referendum “sia l’occasione per riaprire la partita politica e licenziare una serie di leggi e provvedimenti che affrontino i problemi in maniera più ampia e completa“. 

E ancora: “Per una donna la scelta di abortire non è mai una scelta facile, in qualunque caso porta con sé conseguenze psicologiche e morali che nessuno può giudicare né tantomeno punire. Uno Stato laico e aconfessionale, come è la Repubblica di San Marino, non deve essere censore e giudicante e nei peggiori dei casi punitivo, ma deve creare le condizioni sociali e sanitarie per accompagnare i propri cittadini in questa scelta che è e deve rimanere una scelta del tutto personale. Noi vorremmo che per questo argomento e per altri temi che riguardano i diritti civili (disabilità, fine vita, ecc.), il nostro Stato possa, attraverso i servizi sanitari, assistenziali, politiche sociali e famigliari, promuovere misure ed iniziative volte al rafforzamento del benessere della persona”.

“Come sempre, quando la cittadinanza è chiamata alle urne, sarà importante la partecipazione consapevole. Per questi motivi e aperte al confronto che seguirà dal risultato, noi al referendum del 26 settembre voteremo “, dicono infine entrambi i consiglieri indipendenti.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy