Referendum abrogativo legge di riforma previdenziale

Referendum abrogativo legge di riforma previdenziale

LEGGE REFERENDUM ABROGATIVO
DI RIFORMA PREVIDENZIALE
Ormai da diversi giorni, ci vediamo costretti a replicare a critiche, più o meno animate, in ordine alla presentazione del referendum abrogativo della Legge di riforma previdenziale, segno evidente che l’iniziativa ha toccato il nervo scoperto di qualcuno. Il gruppo di giovani lavoratori che ha dato corpo a questa iniziativa referendaria non desisterà certo dal dire che la riforma del sistema previdenziale è profondamente ingiusta ed iniqua: si spera francamente di non dovere vestire tra qualche anno (pochi a dire il vero) i panni di ‘coloro che l’avevano detto’.
In merito alla recente presa di posizione della CSdL, il Comitato Promotore tiene a ribadire, ancora una volta, che la legge di riforma pensionistica varata nel 2011 penalizza fortemente i lavoratori, soprattutto i più giovani, indipendentemente dalla categoria di appartenenza, perchè il nostro sistema pensionistico non si regge e, come ammesso dalla stessa CsdL, “[…] saranno necessari interventi ancor più onerosi relativamente alla pressione contributiva sui lavoratori, e forse anche di diminuzione del valore delle pensioni; insomma, interventi ben più pesanti di quanto non abbia fatto la riforma pensionistica del 2011”.
In sostanza, a dire della CSdL, il peggio deve ancora arrivare ma è l’attuale riforma previdenziale ad aver gettato le basi dei ben più onerosi e pesanti interventi contributivi che dovranno essere fatti nel prossimo futuro; interventi che ovviamente graveranno sulle giovani generazioni che, dopo essere state sfruttate fino ad un limite oltre il quale non si potrà più andare, dovranno necessariamente andare in pensione più tardi di quanto non si faccia oggi e con chissà quale miseria di pensione.
E’ ferma convinzione dei promotori del referendum che una riforma mirata ed equilibrata del sistema, adottata in un momento in cui è ancora possibile un intervento tempestivo, possa e debba essere un intervento fondamentale per evitare che si rendano necessari in futuro questi paventati “interventi ben più pesanti”.
La riforma approvata non è risolutiva: se a occhi inesperti può risolvere il problema, l’analisi dei dati (Bilancio tecnico del fondo pensione fornito dalla Segretaria alla Sanità) evidenzia che si rimanda solamente il problema, come ammette anche la CSdL. In tale lasso di tempo si sperperano risorse che potrebbero risultare utili per una riforma reale CHE DEVE ESSERE FATTA ADESSO CON I SACRIFICI DI TUTTI PER POTER DARE UN FUTURO AL SISTEMA PREVIDENZIALE SAMMARINESE.
Il Comitato Promotore non ha mai detto né ha mai pensato che solo con l’aumento dell’età pensionabile si possano risolvere i problemi dei fondi pensionistici sammarinesi: non si comprende però come si possa sostenere che l’aumento contributivo diminuisca la pressione sulle giovani generazioni! Questo sì che è paradossale!
In realtà, i “problemi nell’accesso alle opportunità professionali”, di cui parla la CSdL, non saranno determinati da un aumento adeguato dell’età pensionabile, bensì da un carico contributivo insostenibile per i giovani lavoratori, che giocoforza saranno sempre più poveri, non potranno permettersi una famiglia, una casa di proprietà, e non potranno permettersi  di guardare serenamente al futuro, come invece hanno giustamente potuto fare i loro genitori ed i loro nonni.
Di certo per risolvere il problema è necessario studiare una riforma previdenziale più equa che eviti di far pagare ai giovani le colpe di chi li ha preceduti.
Quindi ragazzi…firmate, firmate e firmate numerosi, perchè alla vostra pensione ci dovete -purtroppo- pensare da soli e dovete farlo adesso, perchè domani sarà troppo tardi!
San Marino, lì 20 marzo 2012
                    Il Comitato Promotore

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