Referendum e … voto palese. Cosa c’entra?

Referendum e … voto palese. Cosa c’entra?

La volontà dei cittadini espressa nel referendum del 27 marzo ha messo in luce
sentimenti, convinzioni e giudizi che la politica non aveva assolutamente
compreso e che sembra ancora non comprendere. L’idea del voto palese in
Consiglio, espressa a caldo da un esponente del Governo dopo la vittoria
schiacciante del SI, per vedere chi sgarra rispetto agli ordini di scuderia, è
un segno di poca intelligenza oltre che un modo degno di altri regimi. I partiti della maggioranza hanno dichiarato che il voto
del 27 marzo è una prova che i cittadini non credono più nei partiti. Perciò
bisogna recuperare credibilità. Il nostro movimento di cittadini, che non ha
ideologie alle spalle, prende per buona questa voglia di recuperare credibilità
suggerendo loro di mostrarla con dei fatti concreti. Visto che la politica parla
tanto di tutela della famiglia come cellula insostituibile della società,
possono cominciare subito mettendo mano al decreto che ha aumentato in modo
esagerato ed ingiusto le rette scolastiche, introducendo criteri di equità che
oggi mancano. Questo sarebbe uno di quei fatti che potrebbero dare credibilità
alla politica. Nelle pieghe di bilancio siamo propri sicuri che tutte le spese
sono necessarie? Noi che lo abbiamo esaminato, pensiamo che ci siano costi e
spese inutili per servizi inutili e troppo costosi, vedasi MotoGP e tante altre
per non parlare dei regali di fine anno. Basta voler guardare dentro e fare i
fatti conseguenti. Noi, movimento di cittadini, non chiediamo la testa di
nessuno, tutti vanno bene se sono onesti e capaci e fanno gli interessi
generali. I fatti sono l’unico criterio su cui ci sarà il giudizio dei
cittadini, come quello del 27 marzo che ha condannato un modo disonesto di fare
la politica.

I Ragazzi e le Ragazze di SMDV

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