Relazione dell’Osservatorio del Commercio

Relazione dell’Osservatorio del Commercio

OSSERVATORIO DEL COMMERCIO – Riunione del 6 ottobre 2010

Si è svolta mercoledì 6 0ttobre la riunione dell’Osservatorio del Commercio nella quale

il Presidente Libero Barulli ha esposto i dati al 30 settembre 2010,comparandoli con l’analogo periodo del 2009.


Risulta che complessivamente il numero di imprese registra un calo di diverse decine di unità, attribuibile per la maggior parte al comparto intermediari del commercio.

Per quanto riguarda i dipendenti, il saldo è positivo, perché mentre c’è un calo nel settore degli intermediari,in quello del commercio al dettaglio risulta un aumento che compensa così la perdita. Va inoltre rimarcato che questo aumento nel settore commercio al dettaglio avviene soprattutto a favore dei residenti.

Le tabelle merceologiche degli intermediari del commercio che presentano significative variazioni negative sono specificatamente quelle relativi a: macchine ,impianti industriali,navi,aeromobili; mobili articoli per la casa ; prodotti di carta ,cancelleria,e soprattutto intermediari del commercio di prodotti vari senza prevalenza alcuna, dove il calo è più consistente.


La suddetta situazione si riflette anche sui dati relativi ai volumi importati ed esportati degli intermediari del commercio che risultano in calo, ed alla monofase netta, anch’essa in diminuzione; le tabelle più interessate da questo fenomeno sono: intermediari del commercio di prodotti elettronici e intermediari del commercio di prodotti vari senza prevalenza alcuna. Si riscontra invece un significativo incremento per gli intermediari dei prodotti farmaceutici e per quelli degli articoli sportivi e biciclette.

Nel commercio al dettaglio invece si registrano aumenti sia per i volumi importati che per l’imposta monofase netta .

Nota a parte per il settore alberghi che, pur confermando imprese e addetti, registra un calo sia per i volumi importati che per la monofase.

Barulli riferendosi alla notizia che solo 220 sociètà risulterebbero con un differenziale monofase positivo, informa che per quanto riguarda il comparto commerciale,all’Osservatorio, ne risultano oltre mille e sottolinea che ,mentre per quanto riguarda gli intermediari del commercio ci sono si anche posizioni negative e altre già indicate nel rapporto sul commercio 2009 come anomale, nel commercio al dettaglio le posizioni risultano tutte con saldo positivo. E non potrebbe essere diversamente perché,ricorda Barulli, il comparto commercio, di cui il commercio al dettaglio è il maggior contribuente, apporta al Bilancio dello Stato 50 milioni di euro di monofase che rappresentano il 70% del totale della monofase netta introitata. Ciò sta anche a significare che la monofase che i cittadini pagano per gli acquisti a San Marino va a finire nelle casse dello Stato a favore di tutta la collettività.

San Marino 8 0ttobre 2010 Il Presidente


Libero Barulli

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