Relazione Valentini su Banca Centrale

Relazione Valentini su Banca Centrale

Poche novita’ e una rilevante
“ammissione di colpa”. La relazione su Banca centrale del
segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Finanze, cerca di
fare chiarezza sui rapporti congelati tra Banca centrale e Banca
d’Italia. Soprattutto, a soddisfare tutte le forze di
opposizione, e’ il riconoscimento della gravita’ e delle
responsabilita’ dell’esecutivo dopo il terremoto causato in via
del Voltone. “Tutti sappiamo- riconosce infatti Valentini nel suo
riferimento- che Banca d’Italia ha mal digerito la vicenda della
sfiducia di Stefano Caringi da Banca Centrale e le conseguenti
dimissioni del direttore e del presidenti dell’istituto”, Biagio
Bossone e Luca Papi.

Nel compiere un resoconto dei rapporti tra i due istituti,
Valentini elenca gli “elementi di criticita’” emersi nelle ultime
occasioni di incontro tra i tecnici, risalenti a fine marzo, in
occasione della Commissione mista. Alla decapitazione di Bcsm,
aggiunge il quadro non idilliaco delle relazioni piu’ generali
tra i due Stati, che “inevitabilmente ha conseguenze sulla
qualita’ dei rapporti”. Valentini individua un altro elemento di
ostacolo “alla normale operativita’ degli istituti bancari
sammarinesi nel territorio italiano” nell’inserimento di San
Marino nella black list per opera del Decreto incentivi. Infine,
tra i fattori di criticita’, il segretario riconosce la nomina
del presidente, ancora vacante, e l’opera del rafforzamento
nell’azione di vigilanza.

I termini del Memorandum d’intesa
tra Banca d’Italia e Banca Centrale “dovranno essere ridefiniti e
chiariti all’interno di un quadro di rispetto reciproco che oggi
ancora non c’e'”. Il segretario di Stato per le Finanze
sammarinese, Pasquale Valentini, apre oggi i lavori consiliari
con il riferimento su Banca Centrale, in cui compie una “dovuta”
digressione sulle ultime vicende che riguardano il caso Smi e la
pubblicazione di 1.170 nominativi di clienti italiani sui
quotidiani. Rispondendo a un ordine del giorno a firma del Psd,
Valentini spiega all’Aula che l’accordo tecnico tra Bankitalia e
Bcsm sul Memorandum d’Intesa era gia’ stata raggiunta e
sottoscritta. Ma ora la fuga di notizie indispone la controparte
sammarinese. “Se pensate alle vicende degli ultimi giorni- manda
a dire- come l’Italia intende la collaborazione non ci trova
certamente consenzienti”.
Valentini punta il dito contro “il terrorismo mediatico” che
“va fuori da ogni collaborazione”. Il segretario di Stato lamenta
quindi che nell’elenco di 1.200 nominativi “nessuno e’ indagato”,
ma “quelle persone sono state trattate dai giornali come fossero
dei delinquenti”, malgrado “l’unico loro torto e’ quello di aver
avuto dei rapporti con degli istituti sammarinesi”. La cosiddetta
collaborazione in questo frangente “sta avvenendo totalmente a
discapito di una disponibilita’ che San Marino sta offrendo”.
Insiste il responsabile delle Finanze, per cui “e’ inaccettabile
che nello stesso momento in cui il Titano offre la massima
collaborazione, e’ indicato come un luogo da cui prendere le
distanze”. In questo modo, in definitiva, “oltre a impedire il
percorso di trasparenza intrapreso- conclude Valentini-
l’atteggiamento italiano si traduce in una perdita di diritto
delle persone, ma anche nel discredito delle nostre istituzioni”.

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