Il 2011 per Riccione è stato l’anno più positivo degli ultimi anni con un fatturato che ha tenuto rispetto all’inflazione in atto.
E’ il risultato di una ricerca su 105 questionari compilati da attività turistiche dove il 98% esprime una valutazione più che sufficiente.
Dai dati elaborati dall’Osservatorio turistico Luigino Montanari emerge che solo il 2% si è espresso negativamente.
C’è stato prima un avvio pessimista poi da metà agosto l’estate ha fatto il botto.
Si è registrato un aumento, determinato dalla buona stagione, dal 15 al 31 agosto (migliore per il 60%, come lo scorso anno per il 34%) e a settembre (migliore per il 39%, 37% come il 2010).
L’unico che non ha tenuto è stato maggio (per il 59% peggiore del 2010) a causa della Pentecoste che ha spostato molta clientela tedesca in giugno.
Il blocco delle tariffe rispetto al 2010, la capacità degli albergatori di rimanere competitivi sul mercato e di investire sulla qualità hanno fatto il resto.
Dalla statistiche della Provincia arrivano dati in crescita di arrivi (+4,60%, 599.261) e presenze (+4%, 3.000.000) su una capacità ricettiva di 389 alberghi.
Stiamo perdendo però la clientela straniera con un 84,6% di italiani, rapportato a un 6,4% di tedeschi, a seguire le altre nazionalità.
La mancanza di clientela straniera dovrebbe essere oggetto di riflessione per i comuni e per la provincia per impegnarsi a recuperare queste quote.
Riccione risulta essere una meta turistica in crescita per famiglie giovani e coppie senza figli.
Le famiglie risultano il 61,2%, rapportati al 58,9% dello scorso anno, i giovani il 13,5% (12,8% nel 2010) e le coppie senza figli il 10,9% (10,7% nel 2010).
A questi dati si aggiunge un incremento di soggiorni dai 5 ai 7 giorni mentre c’è stata una leggera diminuzione dei “mordi e fuggi”.
Fonte: “La Voce di Rimini”