Riforma della giustizia a San Marino. Agenzia Dire Torre 1

Riforma della giustizia a San Marino. Agenzia Dire Torre 1

 GIUSTIZIA. TRIBUNALE PIU’ EFFICIENTE, PACCHETTO DI LEGGI 

IN CONSIGLIO 4 PROGETTI DI LEGGE AD AMPIA CONDIVISIONE 

 Dall’introduzione del ruolo unico del magistrato di 1° grado alla nuova composizione del Consiglio giudiziario riunito in seduta plenaria, con il riequilibrio della componente togata con quella non togata. Fino ai paletti alla ricusazione continua per impedirne “l’utilizzo abnorme e spropositato” registrato in alcuni casi. Arriva in Aula per la prima lettura il “pacchetto giustizia” messo a punto dal segretario di Stato competente, Augusto Casali, per, spiega, “garantire” al potere giudiziario “un superiore grado di efficienza, efficacia e autorevolezza”. Quattro progetti di legge, sugli organi del potere giudiziario, sull’ordinamento giudiziario, sull’astensione e ricusazione dei magistrati e sul azione di sindacato dei magistrati, su cui e’ gia’ stato raggiunto un “largo consenso”. Mentre sono state “momentaneamente accantonate”, precisa Casali, altre aree di intervento su cui non e’ stata trovata “unanime condivisione”.     Ad approvazione avvenuta del “pacchetto giustizia”, aggiunge il guardasigilli sammarinese, verra’ convocato il Consiglio giudiziario per reclutare due nuove uditori e per nominare i magistrati a oggi vacanti. Dunque, le leggi portate in Aula prevedono in primo luogo l’eliminazione delle figure del giudice conciliatore e di quello amministrativo, in favore del ruolo unico del commissario della legge. Sara’ cosi’ possibile una “piu’ razionale ed efficace ripartizione del lavoro” in merito al primo grado di giudizio. Viene inoltre introdotta una “importante incompatibilita’, quella dell’esercizio del patrocinio di cause” al tribunale sammarinese da parte dei familiari di un magistrato.     Tra le altre novita’: un reclutamento piu’ “efficiente e semplice”; tempi diversi nella durata degli incarichi e possibilita’ in casi eccezionali di reclutare un magistrato dirigente esterno alla magistratura sammarinese. Riequilibrato il consiglio giudiziario plenario tra toghe e laici, con 11 magistrati: cinque commissari della legge, tre giudici d’appello, due giudici per la terza istanza e il magistrato dirigente.

 Infine, in materia di astensione e ricusazione, si va a rimediare al “palese squilibrio” emerso tra diritto a ricusare un magistrato e quello alla celerita’ del giudizio. Permettendo al giudice ricusato di proseguire il processo se ritiene l’istanza “palesemente dilatoria” o la semplice riproposizione di richieste Analoghe. In Aula l’opposizione conferma la convergenza di massima sui quattro progetti di legge. “C’e’ pieno accordo” sottolinea Giuseppe Maria Morganti del Partito dei socialisti e dei democratici, puntando il dito contro le “molte difficolta’” create dalla ricusazioni. Un vero e proprio “circo che ha creato indignazione nella cittadinanza “, rincara la dose Ivan Foschi di Sinistra unita. Ora, aggiunge Giovanni Lonfernini dell’Unione per la Repubblica, “salvaguardiamo il settore della giustizia dalle carenze che si sono evidenziate negli anni. Il confronto e’ stato all’altezza delle emergenze”.     Andando a intervenire, gli fa eco Silvia Cecchetti del Partito socialista riformista sammarinese, su un “settore determinate per la fase che vive il Paese”. Concorda dai banchi della maggioranza Roberto Giorgetti di Alleanza popolare: “Ci serve un sistema giudiziario all’altezza della realta’ internazionale” e questo e’ “un intervento equilibrato che da’ risposte ai punti deboli”.    

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