Decreto frustoli ritirato da Venturini (territorio). Agenzia Dire Torre 1

Decreto frustoli ritirato da Venturini (territorio). Agenzia Dire Torre 1

 BILANCIO. VENTURINI RITIRA DECRETO SU VENDITA BENI PUBBLICI

IL SEGRETARIO PROMETTE UNA LEGGE. LA MINORANZA CANTA VITTORIA 

Fallito ogni tentativo di mediazione, il segretario di Stato per il Territorio, Giancarlo Venturini, desiste e ritira il decreto delegato piu’ osteggiato dall’opposizione. Ieri, in seduta notturna, il governo decide cosi’ di ritirare “Disposizioni per il finanziamento delle opere e infrastrutture pubbliche”, il provvedimento che aveva subito la stessa sorte nella sessione di giugno, quando la minoranza aveva denunciato la sua presentazione come un vero e proprio tentativo di “golpe”. Ma, diversamente dal precedente Consiglio, mancato per la seconda volta l’obiettivo, il responsabile delle politiche territoriali prende l’impegno di trasformarlo in un vero e proprio progetto di legge, in grado di raccogliere le diverse esigenze emerse dal dibattito.

    Di fatto, sul decreto delegato n .76 l’opposizione aveva annunciato battaglia gia’ in apertura del comma, tant’e’ che il suo esame era stato slittato in coda agli altri provvedimenti. Se ratificato, avrebbe autorizzato la cessione ai privati di fabbricati o terreni di proprieta’ dello Stato che “non rivestano carattere di pubblico interesse” allo scopo di finanziarie in tutto o in parte opere pubbliche.  Ma gia’ nella seduta di giugno l’opposizione era insorta: la sua presentazione a sorpresa, avvenuta in tarda notte, era stata letta come un tradimento della volonta’ popolare espressa nel referendum sulla inalienabilita’ dei terreni. L’intento dell’iniziativa era infatti quello di riportare in capo alla maggioranza semplice e non qualificata la cessione dei beni di Stato. E infatti, lo stesso Psrs, aveva gia’ allora presentato, per opera del consigliere Federico Pedini Amati, un emendamento per richiedere il voto favorevole di almeno i due terzi dell’Aula all’approvazione degli elenchi dei fabbricati “non strategici”.  La richiesta di modifica e’ stato presentata nuovamente dal Psrs in questa seduta, e ribadita da ulteriori emendamenti del Psd e di Su.     Ad ogni modo, le richieste di modifica del testo da parte della minoranza sono state numerose e non tutte considerate accoglibili dal segretario di Stato Venturini, tant’e’ che in un incontro con i capigruppo, ieri pomeriggio, non si e’ riusciti a raggiungere un’intesa. Di qui la decisione di compiere un passo indietro e approfondire la materia attraverso la redazione di un vero e proprio progetto di legge.     Soddisfatta l’opposizione, in particolare il Psrs: “Abbiamo approvato la decisione di ritirare in toto il provvedimento- commenta Pedini Amati- che impostato in quel modo non andava bene”. Infatti, “quell’attivita’ va regolamentata- conclude il consigliere di opposizione- ma attraverso una legge specifica approvata dal Consiglio”.

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