Riforma Pa, La Segreteria Interni risponde a Csu

Riforma Pa, La Segreteria Interni risponde a Csu

 SEGRETERIA DI STATO
PER GLI AFFARI INTERNI

E LA
PROTEZIONE CIVILE

comunicato
stampa

Non ha nessun fondamento l’affermazione della CSU secondo la
quale alcuni articoli della legge di bilancio andrebbero a vanificare e
snaturare la riforma della PA o potrebbero in qualche modo rappresentare il
fallimento della riforma stessa.

Gli articoli denunciati, infatti, sono disposizioni
straordinarie che: in parte non hanno nulla a che vedere con la riforma ma
rientrano negli interventi della manovra decisi a giugno e luglio scorsi dal
Consiglio Grande e Generale; ed in parte sono dirette a semplificare e dare
certezza  a  procedure e ad impegnare i dirigenti e funzionari a
collaborare nei progetti di innovazione organizzativa, utili a realizzare
politiche di razionalizzazione. 

Tutto qui. La CSU, infatti, non è stata in grado di spiegare
quali sarebbero le norme che “riporterebbero  il potere politico a gestire
direttamente le assunzioni” perché in effetti non vi è alcuna norma al riguardo
nella finanziaria. Visto il riferimento ai concorsi, assicuro che non sono per
nulla intaccati dal progetto di legge in questione e informo che da circa un
anno la CSU tiene bloccato il decreto attuativo della legge sui concorsi
utilizzandolo come  merce di scambio, cosa che ci può stare nella
contrattazione, ma che per onestà dovrebbe ammettere.

Caso mai, nei fatti, si può constatare che le cose stanno
esattamente al contrario rispetto a quanto asserito strumentalmente dalla CSU.
Una serie di atti concreti dà esatto conto dell’attenzione riservata alla
separazione dei poteri e al rafforzamento dell’autonomia dell’amministrazione
ed è la prova di una riforma “silenziosa”, ma non per questo meno importante,
in atto da tempo nelle piccole come nelle grandi cose  della pa. Cito
alcune di quelle “piccole” ma comunque significative che la CSU temo non
apprezzi perché non le danno potere e che sottraggono allo stesso Congresso di
Stato decisioni in passato assunte “ad personam”: ad esempio, gli appelli alle
sentenze non sono più oggetto di valutazione caso per caso da parte del
Congresso, ma sono decisi dall’amministrazione sulla base di indirizzi e regole
uguali per tutti; stessa cosa avviene con il regolamento sulle sostituzioni che
demanda tutta la materia all’amministrazione, evitando così le singole
delibere; i distacchi a livello superiore non si fanno più e le delibere di
distacco amministrativo demandano all’amministrazione le retribuzioni secondo
legge, evitando trattamenti diversificati, in casi analoghi, in merito al
mantenimento o meno delle indennità; le assunzioni su posizioni del contratto
privatistico avvengono da tempo solo in base alle norme e non discrezionalmente
come in passato; gli artt. 70 e 73 della legge 168/2009 dispongono per gli enti
nella materia del personale e delle consulenze; la legalità e la trasparenza
delle deliberazioni e delle opportunità è oggi regolata precisamente nei vari
ambiti. 

Comprendo la delusione per una finanziaria che non soddisfa
le OO.SS., e sono vicina alle aspettative dei lavoratori, ma non è corretto che
la CSU cerchi di fomentare la protesta travisando i fatti. Per non dire poi,
della improduttività della CSU al tavolo della riforma in questo ultimo anno dove
non pochi sindacalisti insistono ad arroccarsi su posizioni pregiudiziali e
conflittuali, e dimostrano l’incapacità di assumere a pieno titolo il compito
di fare proposte praticabili e di essere di stimolo per il  miglioramento
dell’amministrazione.

 

San Marino, 9 dicembre 2010

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