Patrizia M. Lancellotti – Corriere Romagna: La “campagna” di Michele Corbelli dal suo hotel di San Giuliano contro il Newport Beach. La risposta del locale: «Rispettiamo le regole» /
Musica alta, la protesta diventa un manifesto /
L’albergatore tappezza la città di cartelloni contro il Comune: «I turisti meritano tranquillità»
RIMINI. La sua non è la “solita” protesta contro un locale che fa musica, è diventata una campagna contro l’amministrazione comunale, “rea” non solo di dare i permessi per fare intrattenimento sonoro in luoghi ad alta densità alberghiera, ma di non garantire la tranquillità degli ospiti, sancita dallo statuto del turista, e di fare pagare loro anche la tassa di soggiorno. Michele Corbelli, proprietario dell’hotel Baia Imperiale di viale Ortigara a San Giuliano, ha attirato l’attenzione su di sé e sulle sue ragioni tappezzando la città con veri e propri manifesti: «L’amministrazione comunale pare abbia dimenticato che a Rimini ci sono anche turisti che cercano la tranquillità. L’intrattenimento è sì gradito ma ai decibel giusti. Ricordiamo all’amministrazione comunale che l’imposta di soggiorno versata dai miei ospiti nelle casse comunali è intesa ad avere servizi e non disservizi». Parole che campeggiano nelle apposite plance («niente manifesti abusivi» ci tiene a sottolineare) e che
nascono «da tre anni di proteste inascoltate». La battaglia di Corbelli, a tutela dei suoi ospiti «che chiedono espressamente di avere stanze dalla parte opposta al bar attiguo» è nata con i locali che hanno preceduto il Newport Beach e prosegue con quest’ultima gestione del bar-ristorantino
sulla spiaggia, che propone musica dal vivo e dj-set, dal mercoledì alla domenica. (…)
