Corriere Romagna: Asilo svizzero: ci spostiamo, ma chi paga? /
Trasloco per recuperare l’Anfiteatro romano. Il conto è però molto elevato
RIMINI. L’Asilo svizzero riconosce il valore storico dell’Anfiteatro romano e si sposta molto volentieri in un’altra area. C’è solo un problema: costruire un nuovo Ceis ha un costo piuttosto elevato e qualcuno si deve prendere l’impegno di saldare il conto. Quanto? In lire era sui 15 miliardi.
Il fatto. Il trasloco del Ceis per consentire il recupero dell’Anfiteatro romano tra via Vezia e via Roma è un tema che si ripropone.
Gioenzo Renzi (Pdl) la chiede da tempo: ad esempio. L’assessore alla cultura Massimo Pulini due giorni fa in commissione ha rilanciato il progetto: si potrebbe utilizzare un’area demaniale a ridosso del Parco Marecchia, l’Asilo svizzero si sposta e l’Anfiteatro viene recuperato (anche la parte sommersa). Perchè? Era un gioiello, fra i più grandi dell’impero romano, capace di ospitare fino a 30mila spettatori.
Il direttore del Ceis Giovanni Sapucci non è nuovo a simili proposte e già nel 2009 aveva detto. «Riconosciamo il valore dell’Anfiteatro, ma poniamo precise condizioni: essere trasferiti in centro e all’interno di strutture orizzontali». (…)