Rimini. Aumento del lavoro precario, piu’ instabilita’ sociale. NQ di Rimini

Rimini. Aumento del lavoro precario, piu’ instabilita’ sociale. NQ di Rimini

Nuovo Quotidiano di Rimini: I dati del Centro studi della Provincia al 30 settembre. L’assessore Soldati: “Numeri preoccupanti” /
Più lavoro, ma più precario /
Tira il comparto turistico nel trimestre estivo: +7,5% di assunzioni Ma solo il 5,9% è a tempo indeterminato, quasi il 26% è “a chiamata”

 

RIMINI. Si assume di più ma per meno tempo. Questo è in sintesi il quadro tracciato dal terzo numero del bollettino del lavoro, a cura del Centro studi politiche del lavoro e società locale della Provincia. Vale sia per la stagione estiva, dal primo luglio al 30 settembre, che per tutti i primi nove mesi dell’anno. Il dato più significativo riguarda i tipi di contratto: solo il 5,9% delle assunzioni ha visto l’applicazione di un contratto a tempo indeterminato, mentre la maggioranza di esse ha assunto la forma del lavoro dipendente a tempo determinato (54,8%). Cresce, invece, l’incidenza del lavoro intermittente o ‘a chiamata’ con il quale è stato attivato quasi il 26% degli avviamenti registrati nei primi nove mesi del 2012.
Durante l’estate gli avviamenti registrato in provincia sono stati 21.742.

Un significativo incremento nel numero delle assunzioni (più 1.519 unità che si traduce in più 7,5 per cento. Una ripresa sostanziale considerato che nel secondo trimestre era stata evidenziata una variazione negativa (- 3,8%). Positivo, anche se in maniera più contenuta, risulta il dato delle persone avviate, le quali salgono dalle 17.406 unità del 2011 alle 18.351 del 2012,
facendo segnare un incremento del 5,4%
. (…)

 

 


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