Rimini. Bilancio sotto scacco: Gnassi richiama i consiglieri alla propria responsabilita’. Corriere Romagna

Rimini. Bilancio sotto scacco: Gnassi richiama i consiglieri alla propria responsabilita’. Corriere Romagna

Corriere Romagna: Dopo lo stop in commissione e il rinvio in aula per mancanza di numero legale, il primo cittadino richiama i consiglieri alla propria responsabilità /
Gnassi: «Il torto lo fanno a Rimini» /
Rimpasti di giunta. «Non sono previsti, chi ha voglia di lavorare resta al suo posto»

RIMINI. Le fibrillazioni generate dal bilancio non sono politiche, semmai legate a sciatteria e superficialità. Chi si mette di traverso non deve spiegarlo a me, ma alla città. E per “me” si intende il sindaco Andrea Gnassi.


Bilancio bocciato in commissione, numero legale che manca in consiglio. Non si tratterà solo di una “serie di sfortunati eventi”
.

«Non vedo negli incidenti di questi ultimi giorni sostanziali problemi politici, semmai un deficit di organizzazione, che comunque non attenua ma anzi aggrava la questione. La sciatteria e la superficialità non dovrebbero esistere quando in ballo non c’è il proprio interesse personale ma il futuro
«Non vedo problemi politici nel rinvio semmai un deficit di organizzazione
«Per l’approvazione c’è tempo fino a settembre. Approvarlo entro giugno non è un dogma, ma una necessità se vogliamo far partire gli investimenti e dare seguito a tutto».
e sciatteria»
di una città. Così come non dovrebbe esistere l’atteggiamento di prendi il gettone e scappa o di far venire meno il numero legale se un consigliere sta tardando per motivi di lavoro o familiari, cosa che può capitare a maggioranza e opposizione. Il mix di tutto ciò ha la sola conseguenza di oscurare la forza delle risposte a famiglie e imprese che il bilancio contiene. Giunta e maggioranza compatte hanno deciso un atto politico forte: quello di riconvocare il consiglio comunale per sabato sera (oggi) e devolvere il gettone».

Non sfugge a nessuno quanto capitato al suo collega di Santarcangelo. La “finanziaria” può diventare l’occasione per alcuni di mettere in atto anche vendette personali, oppure acuire le spaccature. Teme qualcosa?

«Non sono preoccupato per l’approvazione del bilancio. Parliamo di agevolazioni Imu per imprese, alloggi a canone calmierato, anziani e invalidi, esenzione per le onlus, niente addizionale Irpef per 29mila riminesi con reddito inferiore a 15mila euro, di cui il 75 per cento dipendenti e pensionati. Investiamo il 41 per cento delle risorse nel welfare, 500mila euro in più rispetto allo
scorso anno. In 3 anni abbiamo ridotto il debito di 43 milioni, togliendo il fardello ai riminesi e ai giovani per il loro futuro. Abbiamo avuto il coraggio di usare tutte le leve fiscali, come la tassa di soggiorno per il rilancio dell’economia e del turismo. Con un bilancio così, deve essere preoccupato chi non lo vota. Chi lo ostacola non lo deve spiegare a me, ma alla città».
(…)

 


 

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