Marco Torri – Nuovo Quotidiano di Rimini: Allarme sul fenomeno dopo recenti episodi locali e il clamore suscitato dal suicidio di una quattordicenne di Padova / Bullismo, 30 fascicoli aperti / L’assessore provinciale Galasso: “Il pericolo anche dai social network. C’è un grande lavoro da fare / La Provincia già da tempo in campo con due progetti per sensibilizzare famiglie e ragazzi
RIMINI – Nei giorni scorsi una giovane ragazza di Padova ha deciso purtroppo di togliersi la vita poiché vittima di continue vessazioni da parte di ‘bulli’. Non parliamo del bullismo che si limita tra le mura degli istituti scolastici, ma di quello che continua anche sul web, su internet, all’interno dei social network e che prende il nome di ‘cyber bullismo’. I social più conosciuti sono facebook e twitter, eppure ne esistono decine se non centinaia di alternativi.
In questo caso sotto la lente d’ingrandimento è finito il social Ask.fm, nato in Lettonia e che ha raggiunto già i sessanta milioni di iscritti. Non mancano utenti italiani, né giovani riminesi, ma non vi è certezza su quanti siano e se siano account veri o finti. Ask.fm permette infatti di porre domande in completo anonimato e l’unica regola è quella di avere più di 13 anni per registrarsi. Ma chi verifica?
Anche la provincia di Rimini, attraverso una nota dell’assessore alle Politiche Sociali Mario Galasso, ha chiaramente stigmatizzato il fenomeno della violenza sui social network e sottolineato come esistano già progetti di rilevamento che hanno evidenziato come il fenomeno sia diffuso anche a Rimini. (…)
