Corriere Romagna: Area senza attrezzature anti-pericoli / Dubbi sul piazzale “anarchico” / Il cane affidato a una coppia
CESENATICO. I «se» e i «ma» abbondano. Dopo che un camper è stato divorato dalle fiamme, con all’interno quella che i presenti hanno identifcato come Arianna Garuffi, 36enne di Rimini, si fa largo l’interrogativo sulla sicurezza. Anche se il parcheggio tra la Strada statale e la via Cesenatico non è pensato per la sosta stabile di quei mezzi, è innegabile che sia diventato un punto di ritrovo fisso per i camperisti.
Uno accanto all’altro, parcheggiano i propri veicoli lì da anni. E molti, se non tutti, sono dotati di bombole gpl, che se sottoposte a calore eccessivo potrebbero avere effetti devastanti.
«Non ci sentiamo sicuri – confessa un’autista – perché il materiale stesso di cui è fatto il camper è infiammabile. C’è poco da fare, se non avere delle accortezze, come non stare mai da soli, non chiudere la porta a chiave e parcheggiare distanziati. Ma poi c’è sempre il peso del fattore “c”».
Sabato, a tragedia consumata, non è mancato chi ha notato che in zona non ci sono torrette con idranti o manichette pronte all’uso dopo aver infranto la protezione di plastica. Potrebbero servire per limitare i danni, o comunque contenerli, gettando letteralmente acqua sul fuoco e cercando di impedire che le fiamme, magari favorite dal vento, si possano estendere anche ai vicini di posteggio. (…)