Rimini. Cielle nella bufera: truffa contestata alla Fondazione Meeting. Corriere Romagna

Rimini. Cielle nella bufera: truffa contestata alla Fondazione Meeting. Corriere Romagna

A Comunione e Liberazione piace giocare facile? CL ha forse trosfarmato l’immagine di Dio in un’ ‘azienda’ che produce denaro e pare anche in maniera non tanto trasparente? Le indagini in corso ci dimostreranno la vera realtà dei fatti, per il momento, comunque, l’evento per eccellenza di Cl, il Meeting di Rimini, ne esce pubblicamente con le ossa rotte:

 

Patrizia M. Lancellotti – Corriere Romagna: Secondo l’indagine della guardia di finanza utilizzati rendiconti artefatti per fare risultare passivi in bilancio e ottenere così dei contributi /
Fondi al Meeting, indagine per truffa /
Sequestrati beni per un milione e 200mila euro. Denunciati tre amministratori

 

RIMINI. I sequestri. Conti bancari e proprietà immobiliari “congelati” a Massimo Conti, 59enne commercialista, legale rappresentante della Fondazione Meeting, Sandro Ricci, 56enne direttore generale, e Roberto Gambuti, 56enne direttore amministrativo: un sequestro preventivo ai fini della confisca di 310mila euro ciascuno. Stessa cifra sequestrata alla Fondazione in quanto persona giuridica e per questo è stata sequestrata l’intera palazzina di via Flaminia sede legale del Meeting, che rimarrà comunque nella disposizione della Fondazione. Si tratta di un sequestro per equivalente sulle disponibilità degli indagati concorrenti nel reato, perché la truffa contestata dalla procura, aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, ammonta a 310mila euro. (…)

L’ispezione fiscale. Nel corso del controllo della finanza è stato accertato che la Fondazione aveva stipulato uno specifico contratto con una propria controllata avente per oggetto la raccolta delle sponsorizzazioni per lo svolgimento della manifestazione; sono stati inoltre esaminati alcuni rapporti commerciali intervenuti fra la Fondazione Meeting e alcune società caratterizzate dal comune riferimento culturale al movimento di Comunione e Liberazione, controllate dalla associazione Compagnia delle Opere di Milano.

Documentazione falsa.
Per ottenere i finanziamenti pubblici, secondo l’indagine coordinata dalla procura di Rimini che ha portato ai provvedimenti cautelari firmati dal gip, la Fondazione avrebbe indotto in errore gli enti pubblici, dimostrando falsamente un passivo.

Il “trucchetto”. Per fare questo gli amministratori avrebbero agito abbassando i ricavi e alzando i costi: un’azione su due fronti possibile, secondo le accuse, con la complicità di due società controllate dalla Fondazione stessa. (…)

 
http://m2.paperblog.com/i/0/5740/comunione-e-liberazione-e-la-compagnia-delle--L-1.jpeg

 

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