Federico Rossi, nuovo Quotidiano di Rimini (www.nqnews.it): Genitori preoccupati chiedono da subito una sede alternativa in attesa della nuova già prevista / Crepe al Liceo, gli studenti restano a casa / La scuola: “C’è l’ok dei tecnici”. L’assessore Soldati: “I nostri istituti sono sicuri”
Dopo il terremoto
di martedì, che pure ha
coinvolto in maniera tutto
sommato marginale il Riminese,
cresce la preoccupazione
tra i genitori degli
alunni delle scuole, che,
malgrado le rassicurazioni
ricevute da dirigenti scolastici
e Provincia, si interrogano
sulla reale sicurezza
delle strutture. E inquietudine
c’è in particolare
al Liceo di Scienze
Umane / Economico – Sociali
di Rimini, che ha sede
in via Farini: qui infatti il
sisma ha prodotto alcune
crepe nella pavimentazione
del piano terra.
“Nulla
di preoccupante. Ieri i tecnici
della Provincia sono
venuti a controllare e ci
hanno detto che l’edificio
è assolutamente sicuro”:
dicono dalla scuola. “Ma
noi genitori siamo preoccupati
lo stesso, anzi abbiamo
proprio paura –
spiega Orietta Fabbri, mamma di uno studente –
Così come hanno paura i
nostri ragazzi. Stamattina
(ieri mattina, ndr) mio figlio,
dopo aver visto martedì
quelle crepe, non voleva nemmeno andare a
scuola. Sono stata io a convincerlo.
E comunque nella
sua classe erano in tanti
a mancare: in tutto erano
solo in 8”. Ma genitori e
alunni sono in ansia anche
per la struttura stessa della
scuola, che con le sue classi
piccole e i corridoi stretti
non consentirebbe un’adeguata
procedura di
sgombero in caso di sisma.
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