Rimini. Crisi lavoro: in calo anche la cassa integrazione, diffuso malessere sociale. NQ di Rimini

Rimini. Crisi lavoro: in calo anche la cassa integrazione, diffuso malessere sociale. NQ di Rimini

Davide Ramilli – Nuovo Quotidiano di Rimini: E’ corsa agli impieghi stagionali e sempre più italiane come colf e badanti. Fossati (Cisl): “Diffuso malessere sociale” /
Senza lavoro cala anche la Cig /
Nel primo trimestre 2013 è -5,5%, ma impennata della straordinaria (+333%) I sindacati agli enti locali: “Patto di sviluppo. Meno Imu e Tares, più tassa soggiorno”

RIMINI. “Quest’anno la Festa del
lavoro
è più importante del solito. La crisi economica e sociale è diventata insostenibile e dalle istituzioni chiediamo misure concrete e immediate”. È un grido all’unisono quello di Cgil, Cisl e Uil, riunite ieri per presentare il programma della giornata del Primo Maggio in piazza Cavour, dal tema nazionale “priorità lavoro”. Un allarme che getta luce una volta di più sulle gravi condizioni del mondo del lavoro in provincia e che fa appello alla classe politica per contromisure adeguate, prima fra tutte l’alleggerimento della pressione fiscale. I segretari delle organizzazioni sindacali hanno illustrato i dati, alcuni già noti, su occupazione, imprese e ammortizzatori sociali. Salta all’occhio un calo del ,5% delle ore totali di Cig (cassa integrazione) nel primo trimestre dell’anno, a confronto con lo stesso periodo nel 2012. Il segretario provinciale della Cgil Graziano Urbinati ha spiegato però che non si tratta di un vero e proprio successo, poiché nel dato sono compresi molti lavoratori il cui periodo di Cig è scaduto e che si trovano ora in mobilità. Si registra anche un aumento esponenziale (+333%) della Cig straordinaria, che “solitamente è l’ultimo stadio, l’anticamera della mobilità”, ha ricordato Urbinati. Giuseppina Morolli, segretario della Uil, ha rivolto il suo appello alla classe politica: “Chiediamo un patto di sviluppo, un tavolo con istituzioni, imprese e sindacati. C’è bisogno di rafforzare il welfare e di alleggerire la pressione fiscale, soprattutto per lavoratori dipendenti e pensionati; per questo chiediamo di introdurre l’imposta di soggiorno e di tagliare Imu e Tares. Confidiamo che il nuovo governo possa attuare misure di questo tipo e anche la classe politica locale, fino a ora non tanto attenta, deve essere in grado di
fare scelte precise. Il lavoro è l’unica ricchezza”.
(…)

 

 

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