Curata per un’infezione, muore a 36 anni. I parenti portano l’Ausl in Tribunale. Il cuore smette di battere 15 giorni dopo la prima visita e senza aver più visto i propri cari dopo il ricovero
NICOLA STRAZZACAPA – È morta ad appena 36 anni, mentre stava progettando il matrimonio e si preparava a trasferirsi a Ibiza per aprire un locale insieme al fidanzato con cui aveva già avuto un’attività nel mondo della ristorazione a Rimini. Eleonora Gambuti è deceduta, si legge nell’atto di citazione con cui la famiglia chiama in causa l’Ausl, “per una setticemia non individuata dopo una prima visita e una serie di consulti a distanza” nei primi giorni di zone rosse e lockdown per la prima ondata di Covid. Il padre, la madre, la sorella minore e l’ex compagno si sono rivolti allo studio Accreman per chiedere giustizia e sono stati presi in carico dall’avvocato Roberto Rinaldi, che ha presentato una richiesta di risarcimento danni e intrapreso invano la via della mediazione prima di arrivare in aula in un procedimento in sede civile che entrerà nel vivo il prossimo 28 marzo. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna