Nuovo Quotidiano di Rimini: Il punto sulle indagini che hanno travolto la società di gestione aeroportuale, a ormai un anno dall’inizio dell’inchiesta / Aeradria, 20 indagati. E non è finita / Politici che rappresentavano gli Enti soci, tutto il Cda e società collegate / Un ciclone arrivato fino a Roma, colpendo l’intero vertice dell’Enac
RIMINI -Dieci anni di sprechi e di amministrazione scellerata hanno trascinato nel baratro Aeradria, la società pubblica di gestione dell’aeroporto Fellini. Mettendo nei guai politici, professionisti, dirigenti di banche, fino addirittura i vertici dell’Ente Nazionale Aviazione Civile (Enac). Tanta di quella gente che è difficile anche tenerne il numero. E la lista degli indagati potrebbe non essere ancora finita. Proviamo comunque a fare il punto. Nell’indagine del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, guidato dal maggiore Marco Antonucci, sul crac della spa pubblica che ha gestito lo scalo “Federico Fellini” fino al fallimento dichiarato dal collegio dei giudici del tribunale di Rimini il 26 novembre scorso e confermato, venerdì scorso, dalla Corte d’Appello di Bologna (col rigetto del ricorso presentato dagli avvocati di Aeradria e dei 51 creditori) sarebbero almeno una ventina le persone iscritte nel registro degli indagati dal pm Gemma Gualdi per varie ipotesi di reato. La più pesante, ipotizzata dalla Procura, sarebbe quella della bancarotta fraudolenta per gli amministratori di Aeradria (cda e presidente Massimo Masini e i vice presidenti Massimo Vannucci e Mario Formica) e per quattro membridell’assemblea dei soci: la stessa accusa, peraltro, avanzata nei confronti degli amministratori delle due società collegate ad Aeradria, ossia Air (presidente Alessandro Giorgetti e i membri del cda) e Rdr (presidente Eliana Baldelli, imembri del cda e l’amministratore Massimo Vannucci).
