Rimini. Forza Nuova in 40 lungo le vie del centro contro governo Monti. Corriere Romagna

Rimini. Forza Nuova in 40 lungo le vie del centro contro governo Monti. Corriere Romagna

Tensione politica in centro città: ritorno al passato? L’autunno caldo è appena iniziato. Forza nuova da una parte e antifascisti dall’altra, lo scontro si rinnova.

 

Annalisa Boselli di Corriere Romagna: Danneggiata una gazzella dei carabinieri. Le forze dell’ordine schierate in massa evitano il peggio. Ampia adesione degli antifascisti /
Bottiglie lanciate e vetri distrutti /
Alta tensione al corteo di Forza nuova. I contestatori creano il panico

 

RIMINI. Traffico bloccato a tratti per un paio d’ore, bottiglie di vetro lanciate, qualche petardo esploso e due vetri frantumati di una gazzella dei Carabinieri. Questo il bilancio della manifestazione (indetta a livello regionale contro il governo Monti) di una quarantina di esponenti di Forza nuova che ce l’hanno fatta, alla fine, a sfilare ieri pomeriggio in centro a Rimini. Grande lo spiegamento di forze dell’ordine: una ventina di agenti della Polizia in tenuta antisommossa, tre camionette, agenti in borghese della Digos, Carabinieri, Polizia municipale e pure un’auto della Guardia di Finanza per tenere controllato un corteo che si annunciava esplosivo: fino a qualche ora prima girava sui siti l’appuntamento di un gruppo “Rimini antifascista” al ponte di Tiberio, proprio dove un’ora dopo sarebbe dovuto passare il corteo di Forza nuova. Lì, lo scontro non c’è stato, ma qualche decina di metri prima si è respirato qualche mo- mento di tensione tra piazza Malatesta e il ponte di Tiberio. Alla fine del corteo qualche conte- statore di Forza Nuova ha fatto esplodere dei petardi ed è volato via qual- che pezzo di plastica. Poi sono volate le bottiglie. Immediatamente, si so- no precipitati alla fine del corteo gli agenti in temuta antisommossa e la camionetta si è messa di traverso separando i neofascisti da chi li ave- va fatti oggetto dei lanci. A quel punto a fare le spese dei facinorosi è sta- ta una gazzella dei Carabinieri: il bilancio sono due vetri rotti. (…)

Il presidio degli antifascisti. Sono tantissime le sigle (Anpi, Pd, Cgil, Cisl, Uil, Sel, Idv, Pci, Arci, coordinamento donne, associazione nazionale reduci garibaldini, Rifondazione Comunista Ravenna) per una quarantina di persone che si danno appuntamento al- le 14 al monumento della resistenza al parco Cervi. «Rimini dice no a Forza Nuova e si riunisce attorno ai suoi simboli», spiega Daniele Susini, presidente dell’Anpi, mentre aspetta l’assessore Jamil Sadegholvaad che porta i saluti del Comune. Loro non ci stanno a vedere “occupato” il centro storico, anche solo per poche ore, dai fascisti. Loro che hanno combattuto e combatto- no per gli ideali della Resistenza. «La vocazione della nostra città e della nostra provincia è quella di essere una terra gene- rosa, solidale accogliente e democratica. Questi nazifascisti, lugubri presenze, non sono accettati sul nostro territorio, li vogliamo fuori dalle nostre città. Partigiani e antifascisti di tutta Europa hanno sconfitto nazismo e fascismo», si legge nel documento che tutti sottoscrivono.

 

 


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