(da “Il Corriere di Romagna”) Gli albergatori riminesi hanno proclamato lo stato di agitazione e incorceranno le braccia per protestare contro la tassa di soggiorno.
Sia all’Aia che la Federalberghi non va giù la decisione del Governo di emettere un nuova imposta, che va dai 50 centesimi ai 5 euro, da fissare ai vari Comuni turistici.
Il 17 marzo, giorno non solo della celebrazione dell’Unità d’Italia ma che coincide anche con l’Enada (fiera del divertimento dal 16 al 19 febbraio), gli albergatori non accetteranno prenotazioni.