Gli infermieri stremati: «Attese in pronto soccorso fino a 12 ore, ci insultano»
Insultati, minacciati, e qualche volta, anche picchiati. Per gli infermieri dell’Infermi, in particolare per quelli in servizio al pronto soccorso, il lavoro non è come tutti gli altri: arrivi, ti concentri
sul tuo impiego, poi, terminato il turno, te ne torni a casa. Per loro quell’occupazione diventa, spesso, un inferno. Quasi dovessero scontare una pena per qualcosa che, però, non hanno commesso. «E ’ proprio così – conferma, con tono preoccupato, Nicola Colamaria, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Rimini (Opi) – i casi di aggressioni verbali, ormai, non si contano più. E anche quelli fisici stanno, pian pianino, aumentando di numero. Condizioni lavorative pesanti, che provocano stress e stanchezza, al punto che diversi infermieri, quelli più navigati e con età avanzata, hanno già optato per il trasferimento in altri reparti (…)
Articolo tratto da Corriere di Romagna