Annalisa Boselli – Corriere Romagna: I vertici della spa illustrano i dati del biodigestore e tranquillizzano i residenti dopo le oltre 100 segnalazioni inoltrate dal comitato a partire dal 2012 /
Hera: Cà Baldacci, un miniera di energia /
Si produce il fabbisogno per circa 9mila cittadini. Più 8mila tonnellate annue di compost
RIMINI. Riduzione delle emissioni, migliore qualità del compost e, soprattutto, la possibilità di ricavare energia elettrica dal biogas.
«Abbiamo fatto fare un salto evolutivo alla città di Rimini, dotandola di un impianto di ultima generazione, tra i migliori in Europa in questo momento», presenta così Enrico Piraccini, responsabile degli impianti di compostaggio e digestione di Herambiente, il biodigestore anaerobico di Cà Baldacci, in via San Martino in Venti, oramai agli sgoccioli della fase di collaudo che terminerà a settembre.
Anche a pieno regime, non riceverà più delle 57mila tonnellate di rifiuti precedentemente autorizzate, produrrà 8mila megawattora all’anno di energia elettrica rinnovabile (pari al fabbisogno di circa 9mila cittadini) e 8mila tonnellate annue di compost da destinare all’agricoltura. Ha emissioni in atmosfera pari a 45 caldaie a pellet, mentre i 10 milioni che sono serviti a Hera per realizzarlo verranno ammortati in sette anni con i soli ricavi dell’energia elettrica immessa in rete. Nessun costo aggiuntivo in tariffa, aggiungono i vertici di Hera, al giro inaugurale all’impianto. (…)
