Il Comune di Rimini fa una cosa giusta, probabilmente doverosa in questo complesso momento di crisi economica e sociale:
Annalisa Boselli – Corriere Romagna: Il nuovo Welfare dell’amministrazione comunale per dare una mano alla famiglie in difficoltà. Lisi: «Ci deve essere un criterio di equità» /
Asili, rette più salate per chi ha di più /
La nuova rimodulazione potrebbe già entrare in vigore dalle prossime iscrizioni
RIMINI. Paga di più chi ha di più. Differenziare le rette di nidi e scuole dell’infanzia il più possibile per far pagare di più chi guadagna di più e meno a chi guadagna meno. E’ l’obiettivo che ha in mente Gloria Lisi, vicesindaco e assessore alle Politiche educative del Comune che sta per portare a termine un progetto di rimodulazione delle fasce di reddito che corrispondono ad altrettanti scaglioni di pagamento delle rette scolastiche. La nuova rimodulazione – oggi sono quattro le fasce agevolate, più quella ordinaria che si applica da 35.000 euro in su – potrebbe già entrare in vigore dalle prossime iscrizioni, tra gennaio e febbraio. «Ci deve essere un criterio di equità, spiega la Lisi, differenziando il più possibile le rette. Non sono tanti i cittadini che dichiarano più di 100.000 euro ed è giusto che chi ha di più dia di più». L’amministrazione sta infatti valutando di aumentare il numero di scaglioni in cui sono divise le fasce di reddito, la cui dichiarazione dell’Isee è obbligatoria (almeno per accedere alle fasce agevolate). Già lo scorso anno il Comune aveva istituito una fascia di reddito in più oltre i 35.000 euro, «ma non ci siamo sentiti di andare a modificare, essendo un’amministrazione che si inseriva in corsa, quelle fasce già stabilite dal precedente accordo. (…)
Ascolta il giornale radio di oggi