Rassegna stampa – Respinto il ricorso della Procura, confermati i 5 anni per traffico d’armi L’ex patron di Rimini Yacht potrebbe scontare il resto della pena in comunità
MANUEL SPADAZZI – L’ex patron della Rimini Yacht Giulio Lolli, in carcere dal 2019, «non è un terrorista». A stabilirlo l’altro ieri la Cassazione, che ha confermato la sentenza della Corte d’Appello di Roma. I giudici della Suprema corte hanno respinto quindi il ricorso presentato dalla Procura generale di Roma contro la sentenza in Appello, con cui Lolli fu condannato a 5 anni per traffico d’armi in Libia, ma assolto dal reato di terrorismo internazionale in Libia.Il ’pirata’ era già stato condannato a 4 anni e 6 mesi, per bancarotta e associazione, per la vicenda di Rimini Yacht. Ma in Libera era stato arrestato per terrorismo. Estradato in Italia nel dicembre 2019 dopo 9 anni di latitanza, il 57enne si trova in carcere alla Dozza a Bologna. L’ex impreditore, originario di Bertinoro, era stato condannato in primo grado per terrorismo e traffico d’armi in Libia. La Corte d’Assise d’Appello poi l’anno scorso aveva assolto Lolli dalle accuse di terrorismo. Anzi: Lolli avrebbe rischiato la propria vita nella lotta alle organizzazioni terroristiche libiche. In Appello era stata confermata la condanna per il traffico d’armi, per aver messo a disposizione una barca usata poi per il trasporto di armi (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino