Già da qualche mese le ruspe hanno cominciato a demolire due degli edifici prefabbricati della vecchia fiera di Rimini ossia il padiglione E ed il padiglione G lato monte.
L’intervento di smantellamento interno è iniziato fin dallo scorso 12 dicembre.
La demolizione vera e propria dei colossali padiglioni, invece, è stata avviata non appena le avverse condizioni meteo climatiche lo hanno consentito.
Per ora, fino a quando non si deciderà su come utilizzare l’area, che doveva ospitare l’Auditorium di 6.000 metri quadrati poi congelato, resteranno in piedi il padiglione F, il ristorante sul retro, gli atri, la palazzina degli uffici che sino all’apertura del nuovo PalaCongressi utilizzava Convention Bureau e il grande spazio con l’Auditorium che da anni ospita i concerti della Sagra Musicale Malatestiana.
Quanto ai padiglioni in via avanzata di demolizione, con la conclusione prevista entro fine aprile, la destinazione d’uso delle aree resta ovviamente quella indicata dal piano finanziario del nuovo PalaCongressi.
L’accordo firmato nel 2005 da Provincia e Comune, Camera di Commercio e Rimini Fiera comprendeva Palas, zona residenziale, Auditorium.
Lo scorso 30 agosto la Società del Palazzo dei Congressi ha ottenuto dal Comune la proroga di un anno, fino al 24 settembre 2012, del permesso di costruire ottenuto nel 2008.
Si tratta delle realizzazione di circa 9.000 metri quadrati di residenziale, già indicati nel vecchio piano regolatore generale e mantenuti nella nuova pianificazione urbanistica comunale.
Nella fase di transizione l’area potrà venire utilizzata come maxi-parcheggio, solo in caso di eventi congressuali di particolare rilevanza.
Ciò consentirebbe di togliere al nuovo Palas il limite di utilizzo, comunque alto (oggi a 4.700 persone) determinato dalla disponibilità di 510 posti auto interrati a fronte dei 900 inizialmente previsti.
Aggiungendo quelli provvisori a raso, il Palas potrà anche operare alla massima capienza, di 9.300 sedute fissate nella convenzione.
Fonte: “Il Resto del Carlino”