Rimini. Inchiesta sulla contaminazione da uranio impoverito. Nuovo Quotidiano di Rimini

Rimini. Inchiesta sulla contaminazione da uranio impoverito. Nuovo Quotidiano di Rimini

Nuovo Quotidiano di Rimini: Esaminerà le divise dei militari morti o ammalatisi dopo le missioni /Uranio, c’è il perito / Nuovi esposti in arrivo da tutta ItaliaEsaminerà le divise dei militari morti o ammalatisi dopo le missioni   

RIMINI – Il sostituto procuratore della Repubblica Davide Ercolani, titolare dell’inchiesta sui proiettili all’uranio impoverito utilizzati dai militari italiani nelle missioni estere, ha dato incarico al professore triestino Claudio Tuniz di periziare le divise utilizzate dai soldati per accertare il contatto avuto dagli stessi con le particelle di uranio e il conseguente nesso tra queste e le gravi patologie manifestate dai militari. Tra i numerosi altri incarichi, Tuniz ha ricoperto il ruolo di consigliere nucleare presso la missione australiana permanente dell’Onu tra il 1999 e il 2004. Sul tavolo del pm riminese stanno arrivando copiosi, e da tutte le regioni d’Italia, gli esposti di familiari di militari morti o gravemente ammalatisi dopo aver preso parte alle missioni in Bosnia, Kosovo, Iraq e Afghanistan. Quindici, solo negli ultimi giorni, di soldati tutti deceduti. L’inchiesta ha avuto inizio dalla denuncia dei familiari del maresciallo Giovanni Mancuso, morto nel 2010 a soli 50 anni, dopo essere stato in missione a Nassiriya nel 2003. 

 


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