La Cronaca Nuovo Quotidiano di Rimini: BELLARIA – Mistero sul perché si trovasse lì, lui stesso non ha saputo spiegarlo ai carabinieri. Momenti di paura per un militare / Risucchiato dalle “sabbie mobili” / Un bracciante agricolo ha rischiato di morire soffocato lungo il fiume Uso / Il 51enne di San Mauro è stato ricoverato in gravi condizioni all’Infermi
BELLARIA – Inghiottito dalle “sabbie mobili”, bloccato nel fango che gli arrivava fino al collo, un bracciante agricolo è stato salvato in extremis da carabinieri e vigili del fuoco. L’uomo, un 51enne di San Mauro Pascoli, al momento del ritrovamento è apparso in gravi condizioni fisiche e molto confuso al punto che non ricordava neppure come fosse arrivato fin lì. I militari di Bellaria, nei pressi, hanno rinvenuto una bicicletta. L’allarme è scattato alle 14.40 di ieri quando una persona che si trovava lungo il fiume Uso, in via Donegaglia, ha visto l’uomo in forte difficoltà e immerso nel fango. Sul posto sono immediatamente giunti i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione di Bellaria, guidati dal comandante Antonio Amato. Si sono vissuti attimi di forte apprensione. Sia per l’uomo, che continuava a sprofondare nelle sabbie mobili, che per un militare il quale, nel tentativo di portare in salvo il bracciante, era finito anche lui nel fango. Determinante l’intervento dei vigili del fuoco che, grazie all’aiuto di una fune, sono riusciti ad estrarre da quella zona paludosa e prossima all’argine del fiume il carabiniere. Poi, una volta imbracato, anche il bracciante è stato portato in salvo. (…)