RIMINI. L’internazionalizzazione delle imprese è un fenomeno capillare nel nostro Paese che ha conosciuto, prima della crisi, un’espansione straordinaria soprattutto nelle filiere e nei distretti industriali. Oggi, ancora di più che in passato, si avverte l’esigenza di trovare nuove strategie ed azioni pratiche che sostengano le aziende nel mercato mondiale. E’ in quest’ottica che prosegue l’attività della Camera di commercio di Rimini in collaborazione con UnionCamere Emilia-Romagna nella promozione di iniziative volte alla scoperta di nuovi mercati. Giovedì 23 ottobre dalle 9.45 alle 13.00 spazio a Slovenia e Repubblica Ceca.
SLOVENIA. Malgrado le dimensioni del mercato (superficie di 20.000 km2, 2 milioni di abitanti, PIL pro capite di circa 17.000 Euro), la Slovenia alimenta un importante interscambio commerciale con l’Italia e rappresenta il nostro principale partner nell’area balcanica con una quota del 42,1% nel 2013. L’Italia si riconferma come il secondo partner commerciale con un interscambio del valore di 5,96 miliardi di euro, di cui le esportazioni italiane verso la Slovenia pari a 3,47 mld di euro e le importazioni dalla Slovenia pari a 2,49 mld di euro. L’Italia è il terzo più importante investitore estero in Slovenia (ed il secondo tra i Paesi dell’U.E.), con uno stock di IDE nel 2013 di 818 milioni di Euro concentrati in quasi 500 aziende slovene. Gli investimenti diretti italiani sono concentrati sopratutto nel settore finanziario e nel commercio all’ingrosso, escluso i veicoli. Tra i prodotti da commercializzare, si evidenziano: prodotti alimentari, articoli di abbigliamento, macchinari e apparecchiature, Mobili, costruzioni.
REP. CECA. Il saldo della bilancia commerciale tra Italia e Repubblica Ceca, registra, a partire dal 2006, un crescente surplus a favore della Repubblica Ceca. L’interscambio negli ultimi anni è aumentato in maniera esponenziale fino al 2009 – anno della crisi internazionale – per poi riprendere il trend positivo già dall’anno successivo. Il commercio estero tra la Repubblica Ceca e l’Italia è basato sull’interscambio delle macchine ed apparecchi meccanici, caldaie, macchine ed apparecchi elettrici, automobili, motocicli, trattori ed altri veicoli, prodotti di ghisa, ferro ed acciaio. Per gli investimenti esteri offre indubbiamente interessanti prospettive. Il costo contenuto della manodopera, con una certa specializzazione in alcune aree, il quadro sostanzialmente buono delle infrastrutture, la necessità di attrarre capitali esteri che contribuiscano alla ristrutturazione del sistema produttivo, creano un clima sicuramente favorevole. Una buone rete di infrastrutture e di trasporti facilitano lo scambio commerciale con i mercati dei Paesi limitrofi, facendo della Repubblica Ceca un hub ideale per la produzione o lo stoccaggio di merci dirette in quest’area. Il Governo ceco porta avanti da anni una politica industriale e fiscale favorevole agli operatori economici stranieri, anche attraverso la creazione di zone economiche esclusive con un regime fiscale facilitato ed un costo dell’energia concorrenziale.
PROGRAMMA
ore 9.45 registrazione dei partecipanti
ore 10.00 Interventi introduttivi
Maurizio Temeroli, Segretario Generale – Camera di commercio di Rimini
ore 10.15 Opportunità di business in Europa: Slovenia.
Gregor Šuc, Console – Capo Ufficio Economico di Milano – Consolato Generale della Repubblica di Slovenia
ore 11.15 Opportunità di business in Europa: Repubblica Ceca.
Livia Romani – Segretario Generale della Camera di commercio e dell’industria italo-ceca
ore 12.15 Gli strumenti assicurativi e finanziari a disposizione delle imprese
Pierluigi Viti – Sace – Responsabile Romagna
Pierlugi Venturini – Simest – Area Emilia-Romagna
ore 12.45 Q & A
ore 13.00 Conclusione
Comunicato Stampa