Annamaria Gradara – Nuovo Quotidiano di Rimini: Entro fine aprile il responso. Un banco di prova per arrivare senza faide alla partita del rinnovo del cda / Sei “saggi” per la Fondazione / Una commissione al lavoro per individuare i nuovi soci superando le storiche divisioni
RIMINI. Non sono dieci ma sei, non hanno l’arduo compito di suggerire una prospettiva di governo al Paese Italia, ma anche loro sono una squadra costituita per tentare di costruire un percorso condiviso, di larghe intese, per superare le (eterne) divisioni, mentre sullo sfondo della partita non c’è certo l’elezione di un presidente della Repubblica, ma molto più “prosaicamente” quella del futuro consiglio di amministrazione. Stiamo parlando della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, alle prese in questo periodo con una serie di impegni che vanno dalla redazione del bilancio all’individuazione di nuovi soci, fino alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione (escluse le cariche del presidente e vice presidente). (…) I sei “saggi” sono, in ordine alfabetico, Attillio Battarra, Mauro Gardenghi, Pietro Pasini, Giancarlo Ramberti, Gianluca Spigolon, Alvaro Zavaglia. A loro il compito di individuare nominativi il più possibile superpartes anche se di “area” (uno dei nomi che circolano, a titolo di esempio, quello di Stefano Pivato, un passato da assessore alla Cultura a Rimini, oggi rettore dell’Università di Urbino) da proporre per entrare a far parte della Fondazione, oggi “sotto” di 27 persone (sono oltre la settantina oggi i soci a fronte di un tetto massimo di cento). (…)
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