Rimini. La guerra del mattone scalda il Consiglio. Nuovo Quotidiano

Rimini. La guerra del mattone scalda il Consiglio. Nuovo Quotidiano

Brahim Maarad – Nuovo Quotidiano di Rimini: Il Partito democratico si assicura i numeri per bocciare le varianti. Il dissidente Pironi non si è presentato / Urbanistica, il M5s lascia l’aula / I consiglieri dei Cinque stelle tentano di fare venire meno il numero legale a inizio seduta / Il Pd attacca: “Si sono dati alla fuga alla prima prova”. La replica: “Non partecipiamo alla farsa” 

RIMINI. In consiglio per dire l’ultima parola sui piani particolareggiati di Santa Giustina e Celle che in questi giorni hanno rappresentato il tema centrale del Palazzo. Diversi i consiglieri, in particolare tra la maggioranza, sono arrivati ieri in Sala con le idee ancora poco chiare. A rubare subito l’attenzione sono stati però i tre membri del Movimento cinque stelle, Luigi Camporesi, Carla Franchini e Gianluca
Tamburini. Hanno iniziato la seduta con il tentativo, assieme ai colleghi del Pdl (escluso Giudici che è rimasto accanto a Renzi e Pazzaglia), di fare venire a meno il numero legale e quindi annullare
l’assise. Il colpo è fallito per poco: erano diversi gli assenti e ritardatari anche tra la maggioranza. Pironi, il dissidente del Pd, che solo il giorno prima aveva annunciare di approvare tutti i piani, non si è mai presentato in aula.
(…) “O voto a favore delle varianti o lascio l’aula”, aveva anticipato qualche consigliere del Pd prima della seduta tanto attesa. Altri, invece, hanno sempre avuto le idee ben chiare. In ogni caso il Partito democratico, come ha assicurato anche il capogruppo Marco Agosta, aveva i numeri necessari per bocciare le varianti. (…) 

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