Nuovo Quotidiano di Rimini: L’ex amministratore delegato dell’Apt regionale si difende: “Ho sempre agito con correttezza, la mia sfida è trasformare l’agenzia” / Bufera sull’Enit e su Babbi / Un “carrozzone” che spende 5 milioni l’anno per i dipendenti all’estero / Nel mirino alcune trasferte del direttore generale e altri suoi incarichi
RIMINI – L’Enit, Ente Nazionale per il Turismo, nella bufera. E con esso il suo direttore (da poco più di un anno) Andrea Babbi, ravennate, per un lungo periodo alla guida dell’Apt dell’Emilia-Romagna. A finire sotto i riflettori sono i costi dell’agenzia, che secondo un servizio pubblicato su L’Espresso riconosce ai propri dirigenti indennità mensili nette fino a 17mila euro al mese (escluso lo stipendio base), spende oltre 5 milioni all’anno per i propri dipendenti all’estero e nel solo 2013 ha speso circa 138mila euro per l’acquisto di giornali e riviste. Ma nel mirino c’è appunto finito anche il direttore Andrea Babbi, per una serie di trasferte e missioni. Quella a Milano, ad esempio, di metà dicembre dello scorso anno: una due giorni di “incontri istituzionali” per la quale Babbi avrebbe chiesto un rimborso di 327 euro. A fare discutere, in quell’occasione, il fatto che Babbi si sia recato anche a vedere la partita Milan-Roma. “Quella giornata è stata per me ricca di incontri di lavoro – si è giustificato il direttore dell’Enit – anche in Regione Lombardia e anche dopo la partita. (…) A C’è poi la missione di inizio dicembre a Vienna, organizzata dall’ambasciata italiana in Austria: quasi 1.000 euro in due giorni per “partecipare al saluto del dottor Leonardo Campanelli in occasione del suo pensionamento”, ma anche gli “incontri istituzionali” a Parigi dal 2 al 5 gennaio da 1.310 euro. (…)
