Minacce dopo il prestito all’amico: condannato
«Finora mi hai pagato solo gli interessi»: artigiano non riesce a saldare il debito e la vicenda finisce in tribunale. Tre anni e quattro mesi per tentata estorsione
Erano amici. Poi, quando di mezzo sono entrati i soldi, quel rapporto si è rotto. La vicenda di due quarantenni è finita in tribunale, fino all’epilogo: una condanna a 3 anni e 4 mesi per tentata estorsione. La vicenda ha origine oltre 15 anni fa, quando un artigiano – nel processo che ne è seguito difeso dall’avvocato Andrea Guidi – decide di mettersi in proprio e chiede un prestito a un amico facoltoso di Cattolica. Si tratta di una somma di alcune decine di migliaia di euro. I due si stringono la mano, d’accordo che l’artigiano avrebbe saldato gradualmente il suo debito. All’inizio è stato così, poi sono nate le prime difficoltà. E allora il creditore, sostendendo di voler andare incontro all’amico, decide di chiedergli di svolgere interventi di manutenzione in alcune case di sua proprietà. Lui accetta e per un po’ si va avanti in questo modo. Trascorrono anni e il debitore ritiene di aver saldato quanto dovuto. «No, finora mi hai pagato solo gli interessi e devi restituirmi l’intera cifra del prestito» la risposta (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino