Rimini. No al servizio dimezzato. I marinai di salvataggio fanno ricorso al prefetto: «Ora scendiamo in piazza»

Rimini. No al servizio dimezzato. I marinai di salvataggio fanno ricorso al prefetto: «Ora scendiamo in piazza»

RASSEGNA STAMPA – Scontro sulla pausa pranzo: «Un addetto in torretta ogni 300 metri? È una follia»

La loro stagione inizierà tra due mesi. Ma prima di tornare in torretta i marinai di salvataggio del Riminese sono pronti a scendere in piazza, per protestare contro la nuova ordinanza che rivoluzionerà da quest’estate il servizio di salvamento. Non solo: «Ieri abbiamo consegnato un documento con tutte le nostre osservazioni al prefetto di Rimini Rosa Maria Padovano. Siamo pronti a presentare un esposto al prefetto, se non si troverà una soluzione e i sindaci non faranno retromarcia», dicono dall’associazione che riunisce gli oltre 300 marinai di salvataggio del Riminese. La vicenda è nota. Su indicazione della capitaneria di porto, la Regione ha imposto che da quest’anno il servizio sia garantito sempre, anche in pausa pranzo, mentre fino all’estate 2023 i baywatch facevano sosta dalle 13 alle 14, issando la bandiera rossa per un’ora. Non sarà più così. La nuova ordinanza, che la Regione – prima di firmare – ha condiviso con tutti i Comuni costieri, prevede che tra le 12,30 e le 14,30 il servizio sia svolto a torrette alternate: mentre un addetto al salvamento è a pranzo quello vicino copre la sua zona, per poi darsi il cambio l’ora successiva. Questo significa che, in pausa pranzo, i marinai di salvataggio dovranno garantire il servizio su un fronte di 300 metri, anziché 150 (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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