I due papà sposati tra loro non riescono ad avere il documento elettronico: «Anni che ci battiamo».
ADRIANO CESPI. Una vera e propria odissea quella vissuta da una coppia omosessuale riminese, regolarmente sposata. Un’odissea dei diritti. Civili. Che in Italia, per le famiglie omogenitoriali, vengono spesso dimenticati. Raccontano Christian De Florio e Carlo Tumino, genitori di due gemelli avuti, negli Stati Uniti, attraverso il metodo della “gestazione per altri”, più noto come utero in affitto: «Sono anni che ci battiamo per ottenere la carta d’identità elettronica per i nostri due gemelli. Ma un decreto risalente al governo Conte I, voluto dall’allora ministro dell’Interno, Salvini, ne rende impossibile il rilascio». Il provvedimento in questione è quello che vincola la consegna del documento alla dicitura madre e padre e non, come accadeva in precedenza, al solo termine genitore. (…)
Articolo tratto dal Corriere Romagna