Rimini. Pilota morto a Misano durante il trofeo Bridgestone di Coppa Italia, il padre: ‘Emanuele e’ morto ma era felice’.

Rimini. Pilota morto a Misano durante il trofeo Bridgestone di Coppa Italia, il padre: ‘Emanuele e’ morto ma era felice’.

Patrizia Cupo – Corriere Romagna: I funerali del ragazzo non sono ancora stati fissati. «E’ durissima ma quando hai un figlio pilota metti in conto che possa morire» /
«Emanuele è morto ma era felice» /
Parla il padre: «Tra noi un’unione irripetibile. Mi sentivo che sarebbe andata così»

IMOLA. «Ha sorriso ed è partito. E io me lo sentivo che questa volta sarebbe accaduto qualcosa. Ma quando hai un figlio pilota, metti in conto che possa morire. Mi consolo pensando che sia andato via felice, facendo quello che aveva voluto fare per tutta la vita». Moreno ha 48 anni e, domenica scorsa, sul circuito a Misano ha perso il suo unico figlio, Emanuele Cassani. Mentre i carabinieri e la magistratura stanno cercando di capire cosa sia accaduto al pilota 25enne, travolto alla griglia di partenza dai suoi colleghi, durante il trofeo Bridgestone di Coppa Italia, papà Emanuele ripete come un mantra le stesse cose da due giorni, a chiunque gli chieda del figlio: «Mai una litigata, mai uno screzio tra noi. Ci capivamo solo guardandoci, come l’altro giorno. Un’unione così, glielo assicuro, è irripetibile. Eravamo più che amici».
Moreno e mamma Romina, sua moglie, stanno rientrando da Misano quando si lasciano andare al loro sfogo di dolore. Stanno rientrando a Imola, e lì aspettano un cenno dagli inquirenti. «Abbiamo appena parlato coi carabinieri – dice lui -. Ora non so nulla: prima ci sarà l’autopsia, poi i funerali, ma ancora non ci hanno detto nulla», risponde Moreno con gentilezza, pur nella totale confusione del momento.
Domenica era a Misano, sul circuito dedicato a uno dei suoi miti, Marco Simoncelli, ora accomunato al figlio dallo stesso destino crudele. Era con Emanuele («come sempre»), a pochi metri da lui quando è caduto e la morte gli è passata sopra. «Non l’ho visto – racconta -. Ma l’ho percepito, sapevo che quel giorno c’era qualcosa che non andava. Sapevo che sarebbe successo qualcosa. E non perché ci fossimo detti qualcosa di particolare o perché fosse accaduto qualcosa di strano. Non so come spiegarle: me lo sentivo e basta. A pelle: e ne ho avuto certezza ancor prima che me lo dicessero». Già: solo il sesto senso.
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